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Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Trentin: “Non sono ancora un corridore top”

Il sogno del trentino è sfumato contro un Sagan troppo forte

Matteo Trentin non è riuscito a spezzare la maledizione della Kuurne, che in 69 edizioni non ha mai visto vincere un italiano. Il 27enne della Quick-Step Floors, complice la mancata partenza di Boonen, ha avuto carta bianca e non ha certo deluso le aspettative. Si è inserito nella fuga giusta e ha corso da vero capitano nella speranza di conquistare la seconda classica prestigiosa in carriera, dopo la Parigi-Tours vinta nel 2015. Il sogno si è infranto quando ha tentato di anticipare tutti nello sprint ristretto: un anticipo forse esagerato, nel tentativo di sorprendere Sagan che sarebbe stato superiore negli ultimi 300 metri:  “Volevo vincere ma oggi Sagan era il più forte, questo lo sapevano tutti”. Alla fine si è dovuto accontentare della quinta piazza.

Effetto sorpresa

Trentin ha difeso la sua scelta, senza rammarico: “Ho provato a partire facendo una mossa che nessuno si aspettava. Sfortunatamente non ha funzionato però alla fine di questo week-end posso dire che sono soddisfatto della mia condizione. E’ il primo anno che ho fatto due giorni di fila Omloop e Kuurne.” Il bicchiere è mezzo pieno, nonostante l’amaro piazzamento che segue il quarto posto del Laigueglia: “Quello che ho fatto mi rende orgoglioso delle tante ore di lavoro durante l’inverno e mi dà rinnovata fiducia per il futuro”.

Consapevolezza

L’obiettivo ora è arrivare al top per l’inizio di aprile: “So che sto bene ma questo non vuol dire nulla. Sicuramente voglio migliorare ancora dopo la Tirreno e vedremo come sarà la condizione. Per il momento sono contento ma non sono al 100%”.
Trentin si farà trovare pronto per aiutare Boonen nella Roubaix ma anche per ritagliarsi il suo spazio sul pavè, perchè ha dimostrato di meritarlo. Senza troppi voli pindarici e con grande umiltà: “Probabilmente sono ancora un passo indietro dall’essere veramente un corridore top. Sto lavorando duramente con grande concentrazione e spero un giorno di diventarlo”.