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Parigi-Nizza, Contador: “Questo è il ciclismo”

Il Pistolero commenta la vittoria della corsa sfumata per un soffio

 

Alberto Contador ha perso di nuovo la Parigi-Nizza per pochi secondi nei confronti di un corridore del team Sky: nel 2016 furono 4 i secondi a separarlo da Geraint Thomas. Quest’anno la beffa è stata ancora più atroce perchè Sergio Henao si è salvato per soli 2 secondi, poco più che un battito di ciglia. Lo spagnolo della Trek-Segafredo ha tentato ancora una volta un’impresa epica e ha regalato a tutti gli appassionati una giornata dal sapore di ciclismo antico. Quasi nessun’altro, nel panorama del ciclismo mondiale, ha le gambe ma soprattutto la testa per fare azioni del genere: “Ho dato tutto, così come la mia squadra. Oggi sono stati incredibili”.

 

115 km infernali per Henao con gli attacchi continui di Contador

Si sapeva che Contador non avrebbe lasciato nulla al caso e avrebbe provato di tutto per vincere. I 115 km intorno a Nizza, con 5 colli da scalare uno dietro l’altro, li ha trasformati in un attacco continuo fin dall’inizio. Al terzo tentativo, quando i canali internazionali ancora dovevano iniziare la diretta, aveva già staccato Henao, costretto a difendersi e rincorrere per tutta la tappa. Tutto questo però non è bastato: Contador è arrivato ad avere più di un minuto di vantaggio ma poi ha perso nei chilometri finali in discesa e pianura perchè il gruppo Henao era più numeroso.




Il Pistolero avrebbe voluto maledire il mancato arrivo in salita ma si è dimostrato un grande campione anche nel fare autocritica: “E’ dura perdere per due secondi e ottenere un’altra seconda posizione. Però questo è il ciclismo: se non avessi perso tempo nella prima fase della Parigi-Nizza le situazioni e le tattiche sarebbero state diverse. Alla fine è stata una bella giornata di ciclismo e anche questo è importante. Certo, ovviamente avrei preferito la vittoria ma questo è lo sport.

Contador si gode un Pantano eccezionale in vista del Tour

Lo spagnolo è rimasto impressionato da Pantano, destinato a diventare il suo fido scudiero nel tentativo di conquista del Tour de France: “Per me lui è incredibile. Non è solo un compagno di squadra ma anche un ottimo amico. E quando si gode della compagnia reciproca si va più veloci sulla strada. Sarà fondamentale per me al Tour e posso solo dire a lui grazie ripetutamente”.