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Lo spettacolo affascinante delle selvagge Alpi occidentali ha fatto da cornice ad un Giro del Delfinato che ci lascia parecchi spunti per quel futuro prossimo che si chiama Tour de France.

C’è quel tale che si muove scomposto e in maniera goffa, quel Chris Froome, che è tanto brutto da vedere quanto solido,efficace e dominante in salita.

Qualcuno dice che è troppo in forma troppo presto ma la sensazione è che sarà lui e solo lui l’uomo da battere, accompagnato da un Team Sky impressionante quanto a compattezza e qualità di gregariato.

Quintana e Contador dovranno provare ad attaccarlo da lontano, puntando sul fondo e la durezza di più colli consecutivi come al Giro.
Altrimenti il keniano bianco lo si porta in carrozza al suo show personale fatto di watt e rullate sulle ultime salite.

El Pistolero Contador e i francesi

Ma non sarà semplice e il Pistolero, dopo la vittoria della cronoscalata, lo ha capito e con il consueto stile saltellante ha provato a studiarlo e a testarsi con sparate ripetute.

Ieri ha cercato di staccarlo manco fosse Pantani contro Tonkov e Berzin ma i colpi non sono ancora quelli letali.
Ci sono poi i due francesi, orgoglio e forse illusione di un popolo, che ogni volta che si vedono se le danno regalando spettacolo, sempre all’insegna della discontinuità e della minor forza rispetto ai super big della generale. Però Bardet, nonostante la beffa subita da Pinot, è sembrato quello più brillante e costante, in grado di stare a volte anche con gli alieni.

L’unica cosa sicura è che con il loro atteggiamento garibaldino ci faranno divertire.

Diego Rosa continua a sorprendere

E noi italiani? Beh, noi abbiamo ammirato i progressi rapidi di Diego Rosa, che ha tutte le qualità per diventare un futuro big delle corse a tappe.
E poi abbiamo gioito della bella vittoria di Fabio Aru.
Forse troppo, perché ci ha entusiasmato ma è stata un’azione da finisseur. E a lui, per il Tour, chiediamo ben altro: almeno di stare con Bardet e Pinot in salita. E purtroppo il cavallino sardo ha mostrato una condizione assai precaria, sicuramente insufficiente per una dignitosa Grande Boucle.
Ma, al di là delle legittime preoccupazioni, è ancora presto e speriamo di ritrovarlo bene a luglio.
E con Cummings che fa le prove generali di fughe epiche al Tour, tra le ruote veloci abbiamo ritrovato Nacer Bouhanni.

Il giovane filibustiere

erede di McEwen, che tra testate e spallate vuole portare un po’ di spirito combattivo e di Muhammed Alì sulla bicicletta.
Quando la velocità fa venire le vertigini e alcuni mettono la mano sul freno lui si esalta e si abbandona agli istinti di sana follia.
Non ha paura di niente e di nessuno e anche se il trenino della Cofidis funziona alla grande il bello è che le volate se le sa costruire bene anche da solo: Kittel e Greipel sono avvisati.
In tutto questo, direte voi, dov’è Porte? Porte è lì con Froome, Porte impressiona, Porte è forte.

Tutto bello, tutto giusto. Ma come ogni anno, la domanda è: sarà ancora così a metà luglio, quando i giochi si fanno seri?

Articolo a cura di Daniele Gastaldi

Questa vicenda ci ha toccato particolarmente, sapete, essere responsabili di una community così grande come la nostra non è semplice, ci sono a volte delle situazioni in cui fare la scelta giusta non è semplice in quanto ci si rende conto di influenzare la massa e non poco…

Tra pagine Facebook e blog amatoriali, condividere una notizia poco veritiera non ha alcuna valenza giuridica (se ne ha, ne ha veramente poca…), in molti quindi ne approfittano per dare notizie non vere pur di fare qualche visita o qualche like.

Noi non seguiamo questa etica, perchè pur non essendoci illeciti nel fatto, troviamo invece privo di etica determinati comportamenti, che non condividiamo in alcun modo.

Noi di NotizieCiclismo.it siamo stati tra i pochissimi se non addirittura gli unici a non aver dato l’annuncio della presunta morte del giovane corridore.

Alla morte del giovanissimo Rosario, come ricorderete abbiamo sospeso i banner pubblicitari per 24 ore perchè non volevamo trarre vantaggi economici dalla notizia ed in passato abbiamo pubblicizzato a titolo gratuito negozi che hanno subito rapine per dargli un nostro piccolo contributo.

Per noi l’etica è fondamentale, molto più importante del profitto e speriamo che voi ve ne siate accorti seguendoci.

Sapere che adesso le condizioni di salute di Keagan Girdlestone sono in miglioramento ci fa doppiamente piacere, in primis per il ragazzo al quale è scontato augurare solo il meglio ed una presta guarigione, ma anche per la nostra scelta etica nel guardarci bene dallo scrivere sulla presunta morte e aspettare una notizia vera da darvi, tra l’altro piacevole.

Queste le parole ufficiali reperite dal suo profilo Facebook ufficiale:

“Arrivano alcune buone notizie da Rimini, in Italia, dove i medici hanno confermato che Keagan ora è ‘in condizioni stabili e non in immediato pericolo di vita’.

Inoltre a Keagan è stato rimosso il respiratore per un lasso di tempo questa mattina mentre si è sottoposto ad alcuni esami. Questo periodo ha mostrato che è in grado di respirare da solo. Una volta finiti gli esami la respirazione assistita è stata riattivata per aiutarlo nel recupero.

Mentre la sua condizione attuale è migliorata, ci sono molti altri ostacoli davanti.

Ancora una volta la famiglia vorrebbe ringraziare tutti per le belle parole e il supporto”.

Facciamo un in bocca al lupo al ragazzo e salutiamo tutti voi che continuate a seguirci.
E se vuoi ringraziarci per la veridicità del nostro servizio e per sostenere la notizia vera
, metti un like sul post su Facebook, condividere la notizie è il modo migliore per sostenerci!

Ciao!
NotizieCiclismo.it

Il campione del mondo Peter Sagan sarà il prossimo capitano dell’Astana, nell’operazione cruciale il supporto della Specialized

Come riportato sul quotidiano della Gazzetta dello Sport, l’accordo tra Peter Sagan è l’Astana è già avvenuto, cifre faraoniche di cui non se ne conosce ancora con precisione ma che dovrebbero aggirarsi intorno ai 4-5 milioni di euro a stagione.

 

In casa Astana , ci sembrerebbe davvero difficile ipotizzare una convivenza tra Sagan, Nibali e Fabio Aru , sarebbe troppo. Ci viene quindi spontaneo pensare che Vincenzo abbia già deciso di abbandonare l’Astana e che Fabio Aru ne erediti il ruolo di  primario per i grandi giri. A Sagan il compito di portare a casa le grandi classiche .

Questo è un episodio che potrebbe aprire molti scenari in termini di ciclomercato, si muovono dunque due tra i corridori più ambiti e richiesti al mondo, e si cercano sostituti.

Nibali sostituito dall’Astana e non ha ancora deciso il prossimo team?Difficile!

per quanto riguarda invece il futuro di Nibali , dubitiamo che un campione come Vincenzo non abbia già preso accordi con il suo prossimo team di cui al momento ci sono solo voci e niente di concreto, noi ci sentiamo di escludere il suo arrivo alla Trek .

Anche la Trek deve operare sul mercato dopo l’addio annunciato di Fabian Cancellara

A questi due colossi, si andrà poi ad aggiungere anche l’addio di Fabian Cancellara che lascia senza capitano un altro team di primo livello come la Trek, insomma prepariamoci ad assistere a grandi manovre di mercato, uno dei nomi caldi sarà il talentuoso italiano Diego Rosa, molto richiesto e su cui i team sembrano intenzionati ad offrire cifre importanti.

E non è finita qui, Contador?

Anche il futuro di Contador sembra essere in bilico! Sarà lui l’uomo nuovo alla Trek?
O sbarcherà alla Lampre?

 

Sarà il ciclomercato più ricco degli ultimi anni! Ne vedremo delle belle!

E se ve lo siete perso, andate a vedere l’ultima volata di Peter Sagan al Tour of California!

Non dimenticare di dire la tua su Facebook!

La tragedia di stamane ha coinvolto il giovanissimo Rosario Costa , che correva proprio per l’ Asd Nibali .

Ritratto qui in foto insieme al suo idolo in una foto reperita dalla Gazzetta del Sud , il 14 enne è stato coinvolto in un incidente stradale mortale.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 7:30, da un autocompattatore che lo ha investito mentre correva sulla sua bici lungo la Litoranea, nei pressi di Sant’Agata.

Il talentuoso ragazzo lascia un vuoto che nessuna grande volata di oggi al Giro d’Italia potrà sanare.
Noi di NotizieCiclismo.it abbracciamo la famiglia del ragazzo che magari era anche tra i nostri seguaci… e speriamo che questo episodio ( che si somma ad altri altrettanto tragici del passato) possa aiutare a sensibilizzare il più possibile sia i ciclisti che gli automobilisti, non si può morire per un giro in bici, molto peggio se succede a 14 anni.

Dopo questo avvenimento, quest’oggi non riporteremo nessuna altra notizia riguardante il ciclismo, non siamo una testata giornalistica e siamo liberi di poter sospendere la nostra attività informativa quando riteniamo opportuno.

Oggi lo crediamo fermamente, la gioia di un traguardo non può essere paragonata ad una tragedia come questa.
Inoltre per 24 ore i nostri banner pubblicitari saranno oscurati, non vogliamo alcun guadagno dalla diffusione della notizia.
A domani,

R.I.P. Riccardo.

Il 40° Giro del Trentino-Melinda comincia oggi con una cronosquadre a Torbole, ma prevede altre tre tappe decisamente dure. Vincenzo Nibali e Mikel Landa sono i grandi favoriti

Forse mai come quest’anno il Giro del Trentino-Melinda è un vero banco di prova per capire quello che sarà tra meno di un mese con il Giro d’Italia. La breve corsa a tappe che comincia oggi con una cronosquadre da Riva del Garda a Torbole e vivrà nei prossimi giorni diverse frazioni dure annuncia sin dalla vigilia la sfida tra Vincenzo Nibali (Aastana) e Mikel Landa (Sky) che per la prima volta avrà i gradi di capitano, qui come nella corsa rosa.

 

Vincenzo Nibali e Mikel Landa, al Giro del Trentino prima volta da avversari

I più attesi al 40° Giro del Trentino-Melinda cono proprio loro due, il siciliano e il basco. Vincenzo Nibali alla vigilia ha ringraziato Landa che ad ottobre è stato fondamentale nella sua vittoria al Giro di Lombardia e confessa la sua ammirazione: “Lo stimo perché so bene quello che vale. Sia qui che al Giro sarà un avversario molto difficile da battere”. E Landa ricambia. “Sapere che al via c’è Nibali per me è uno stimolo ulteriore. La condizione sta crescendo, ho avuto qualche problema quest’inverno, ma l’ho risolto e dopo la vittoria in una tappa al Giro dei Paesi Baschi il morale è cresciuto”.

Giro del Trentino-Melinda, due arrivi in salita veri

Capiremo di più oggi ma soprattutto nei prossimi giorni: il 40° Giro del Trentino-Melinda, che vede al via 142 atleti di 18 squadre, tre delle quali sono World Tour, insieme alla Nazionale azzurra prevede martedì 19 aprile la cronosquadre 12,1 km da Riva del Garda a Torbole con la prima formazione al via dalle 15.05. Il giorno successivo da Arco per sconfinare in Austria, con arrivo sull’inedito traguardo di Anras per 220 km di cui gli ultimi 4 di salita vera. Il 21 terza tappa da Sillian, ancora oltre confine, a Mezzolombardo per 204,5 km con le salite di Nova Ponente e Fai della Paganella. Infine i 161,1 km da Malè a Cles, con la scalata alla Forcella di Brez (6 km di salita dura con punte vicine al 20%).

Immagini che evidenziano, senza grandi possibilità di errore, l’utilizzo di motorini su bici, anche alle Strade Bianche!

Sono sette i protagonisti fotografati con le loro bici “calde”. Parliamo delle Strade Bianche di Siena e la Coppi & Bartali di Riccione .

 

A denunciare i fatti sono delle immagini di telecamere termiche della France Télévisions, in cinque casi i motorini erano situati nel movimento centrale dando forza ai pedali, mentre per i restanti due erano situati nel pacco pignoni per una spinta posteriore.

 

Le polemiche di queste ore sono tutte rivolte verso l’Uci, alla quale viene chiesto il perchè non è utilizzata la telecamera termica per i controlli , la quale basterebbe da sola a smascherare queste frodi.

Ma il motorino sembra essere stato già tecnologicamente superato

Ma non è finita qui… quella del motorino sembra essere un metodo “già passato”, superato da una nuova tecnologia al momento molto costosa (circa 50.000 euro), che è totalmente invisibile ed irriconoscibile a qualsiasi tipo di controllo attuale,  la ruota a induzione magnetica.

Trattasi di una  carcassa in carbonio con inserite all’interno placche magnetiche al neodimio.

Tramite  un “ponte” generato da un magnete a spire nascosto sotto la sella, permette di guadagnare almeno 60 watt.

 

Alberto Contador e il Giro d’Italia 2015

 

Nel vortice delle polemiche c’è anche Alberto Contador al  traguardo della 18ª tappa del Giro d’Italia 2015, nello specifico sullo stranissimo armeggiare di Faustino Muñoz, meccanico del pistolero.

Non ci sono ufficialità, ma non ci sono neanche dubbi che il doping tecnologico continua a diffondersi diventando inoltre sempre più difficile da scovare.

fonte : Corriere della Sera