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Presentata la nuova livrea delle Emme4 Squadra e Aerospace Squadra

29 Dicembre, 2021 da Filippo Ghialamberti

Sono state la Bottecchia Emme4 Squadra e la Bottecchia Aerospace Squadra le protagoniste dell’evento di oggi 28 dicembre 2021. Stamattina, alle ore 11:30, nel quartier generale di Bottecchia a Cavarzere, sono state svelate le biciclette con le quali correrà il Team Drone Hopper – Androni Giocattoli nel 2022.

Una partnership, quella tra Bottecchia e il Team Drone Hopper – Androni Giocattoli che si rinnova per il sesto anno consecutivo, come ha ricordato durante la presentazione il CEO di Bottecchia, Diego Turato “questo è il sesto anno che abbiamo l’onore di supportare questo team, che tante soddisfazioni ci ha dato, ed è con rinnovato entusiasmo che ci accingiamo a iniziare questa nuova stagione”.

Una stagione che si preannuncia ricca di novità e di progetti ambiziosi, sia per il Team che per Bottecchia. Sul fronte tecnico le novità sono importanti, e a svelarle al pubblico ci hanno pensato Marco Sguotti – che di Bottecchia è il Product Manager – e Marco Turato, il Sales Manager Italia: sono stati loro ad avere l’onore di alzare i teli che coprivano le nuove Emme4 Squadra e Aerospace Squadra e mostrare in diretta le biciclette con le quali correranno i ragazzi del team Drone Hopper – Androni Giocattoli.

Le Bottecchia del Team Drone Hopper – Androni Giocattoli quest’anno sono state allestite con componenti di ditte Italiane; ci tiene a ribadirlo Marco Turato, che durante la presentazione ha voluto sottolineare come Bottecchia voglia puntare sull’italianità del prodotto: “per il kit manubrio reggisella utilizziamo Deda, le selle sono Selle Italia, le ruote della Miche; abbiamo il gruppo della Campagnolo, le gomme Vittoria, e le borracce Roto. Un prodotto completamente italiano”

Nel corso della presentazione è intervenuto Gianni Savio, Team Manager storico del team Drone Hopper – Androni Giocattoli, che tirando le somme della stagione appena conclusa – ricca di soddisfazioni con ben 12 vittorie in gare internazionali UCI, le quali hanno permesso al team di classificarsi come prima squadra Italiana nel ranking dell’Unione Ciclistica Internazionale – ha delineato gli obiettivi per la stagione 2022.

Stagione 2022 che partirà  già dal prossimo 16 gennaio, in Venezuela, alla Vuelta al Tachira, e vedrà protagonista il velocista Leonardo Marchiori – presente all’evento di stamattina – che nel 2021 ha saputo sigillare il suo primo anno da professionista con una vittoria di tappa al Tour de Bretagne. Una vittoria che conferma la bontà del progetto del team manager piemontese che da anni è in grado di valorizzare giovani di talento, così come lo sono Mattia Bais e Simone Ravanelli, anch’essi presenti all’evento di presentazione delle bici.

Mattia Bais, per usare le parole di Gianni Savio “è soprannominato uomo delle fughe perché lui impersonifica lo spirito della nostra squadra: attaccare, attaccare, e attaccare avendo come obiettivo la vittoria finale”; Simone Ravanelli, tra i numerosi ottimi piazzamenti del 2021, spicca il 2° posto nell’ultima tappa del Giro di Sicilia, dietro solo a Vincenzo Nibali.

Marco Bellini, responsabile Marketing e Commerciale del Team, ha parlato del futuro della squadra, ringraziando il nuovo main sponsor Drone Hopper, ma ha rivolto parole di stima verso gli sponsor che hanno voluto confermare il loro supporto al team. Queste le sue parole “la soddisfazione è perché tutti i nostri vecchi sponsor sono restati fedeli alla nostra squadra, e siamo contentissimi.Ringraziamo molto voi, perché siamo veramente contenti di questa rinnovata partnership con Bottecchia […] uso un termine “la famiglia Bottechia” perché abbiamo sempre trovato un partner che ci ha seguito al 100% e da un punto di vista tecnico e da un punto di vista personale lavorativo. Siamo davvero contenti di essere qui oggi perché penso proprio che voi vi siate immedesimati  nello spirito del team, e grazie che avete dato conferma a noi quest’anno, in un anno dove il mercato proponeva delle difficoltà quasi insormontabili. Dico quasi perché grazie  voi siamo riusciti a passare sopra a queste difficoltà; e vi ringrazio davvero.”

Cunego: “Ciclismo esasperante, servono cambiamenti”

3 Novembre, 2018 da NotizieCiclismo.it

“Due ruote noiose per gli spettatori, troppo divario tra i team”

Nell’intervista riportata da Gazzetta.it, Damiano Cunego la pensa esattamente come Peter Sagan. “Il Piccolo Principe” è in sintonia con il ciclista slovacco  che descrive il ciclismo troppo noioso e con un occhio di riguardo ai soliti noti con sponsor altisonanti.

Questo un breve stralcio:

“Sì, mi trovo d’accordo con Peter. Mi spiego meglio: da spettatore, vedere una squadra dominante che si mette davanti e tiene un ritmo esasperato azzera le emozioni. Nessuno riesce ad avere fantasia, non succede niente. Dall’esterno può risultare noioso, ma da corridore posso dire che è veramente difficile fare di più: con un’andatura così elevata si è sempre costretti a rimanere davanti, per evitare di farsi sorprendere al primo restringimento della carreggiata o di farsi staccare rimanendo nel fondo del gruppo alla prima accelerazione. E per rimanere davanti serve una super squadra attrezzata per questo tipo di lavoro”.

Tre Valli Varesine a Skujins. Pinot e Kennaugh battuti in volata

15 Ottobre, 2018 da NotizieCiclismo.it

Il corridore lettone della Trek-Segafredo vince superando il francese ed il britannico. Il nostro Visconti nono migliore fra gli italiani.

Nei prossimi giorni Milano-Torino, Gran Piemonte e Giro di Lombardia

Sagan: “Il ciclismo è uno sporto noioso”

19 Settembre, 2018 da NotizieCiclismo.it

Curiose dichiarazioni di Peter Sagan che in una dichiarazione a giornale “El Pais”, che mentre non corre in bicicletta non ama guardare il ciclismo in TV:

“Se guardo una corsa di duecento chilometri in TV, la accendo a cento chilometri dalla conclusione e la corsa è sempre uguale. E anche a venti chilometri dalla conclusione è la stessa cosa. Ma dai meno cento ai meno venti son passate due ore. E tu stai davanti alla televisione senza che sia successo nulla. Di solito, quando non corro, guardo solo gli ultimi 5 km”

Ormai conosciamo bene la schiettezza del biker slovacco che immancabilmente non perde l’occasione di risultare originale:

“Se guardi gli ultimi 10, 5 o un chilometro tutto cambia a grande velocità, anche nelle tappe di pianura. Ma se accendi la TV a 100 chilometri ti addormenti. Poi ti svegli a dieci chilometri dalla fine e vuoi sapere come andrà”

 

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Venga, venga! It’s amazing to ride next to all the spectators and fans at @lavuelta! The sport of cycling is great thanks to them! @boracookingsystems @hansgrohe @iamspecialized @sportful @ride100percent

Un post condiviso da Peter Sagan (@petosagan) in data: Set 13, 2018 at 2:15 PDT

Di sicuro se si rivedesse sullo schermo facendo questi numeri da circo non cambierebbe canale.

Duro sfogo di Nibali: “Non sono nella condizione di fare la differenza al Mondiale”

16 Settembre, 2018 da NotizieCiclismo.it

Nella giornata in cui il britannico Simon Yates andrà a vincere la Vuelta a España 2018, anno magico per i corridori del Regno Unito, il nostro corridore di punta Vincenzo Nibali si sfoga in una intervista rilasciata a Gazzetta dello Sport:

“Non sono nella condizione di fare la differenza e di poter vincere il Mondiale. Poi voi, tra i favoriti, mi darete quattro o cinque stelle e magari anche la stella cometa. Però io sono scocciato da questa situazione. Di salute sto meglio, però la mia condizione l’avete vista. In questa Vuelta ho raccolto ben poco”

 

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#LaVuelta18🇪🇸 👊🏻 Never give up, this is cycling 📸 @iimiwa

Un post condiviso da Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) in data: Set 12, 2018 at 1:03 PDT

Lo “Squalo” ha tentato anche nella giornata di ieri di imprimere il proprio ritmo, ma il fisico e la sua condizione non gli hanno consentito di centrare l’obiettivo. La decisione di Cassani sul mondiale verrà presa dopo un colloquio fra i diretti interessati.

Gli eroi dell’Etna

9 Maggio, 2017 da NotizieCiclismo.it

Matteo Pelucchi è arrivato al traguardo in lacrime con la maglia completamente strappata, dopo una caduta lungo la discesa del Portella Femmina Morta.

Jeremy Roy è stato il primo a cadere nella dannata curva a destra che i corridori hanno lamentato non essere ben segnalata ed ha una schiena che sembra un campo di battaglia.

Alberto Losada è caduto appena prima di Pelucchi, lo avevano già caricato in ambulanza, ma ha chiesto al dottor Branca di rimettergli l’omero nella sua posizione naturale, poi è risalito in bicicletta ed è arrivato al traguardo con 38 minuti di ritardo, ovviamente ultimo.




In ammiraglia, invece, era salito Rohan Dennis, primo ritirato del Giro. L’australiano non ha recuperato dai postumi della caduta di Cagliari, ha provato a partire, ma tra velocità, vento e salita non ce l’ha fatta a resistere alle nausee e al mal di testa.
Credits: TBW

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