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Dubai Tour, dal 3 febbraio tanti big al via

26 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Ufficializzata la start list del Dubai Tour 2016, dal 3 al 6 febbraio con organizzazione RCS Sport . Ci saranno Cavendish,, Viviani, Nizzolo ma anche Cancellara, Wiggins e Gilbert

Il ciclismo professionistico punta sempre di più verso i petroldollari. Lo dimostra il Mondiale 2016 che si correrà ai primi di ottobre in Qatar, ma anche alcune corse a tappe che sono spuntate come funghi: dal 3 al 6 febbraio infatti tornerà il ‘Dubai Tour’, gara in quattro giorni organizzata da RCS Sport e che richiamerà al via sedici squadre, ufficializzate ora con tanto di possibili protagonisti che si daranno battaglia sotto il sole di Dubai.

Da Cavedish a Viviani e Gilbert, tanti protagonisti

 

Saranno ben dieci le squadre del World Tour al via del Dubai Tour 2016: con il pettorale 1 Mark Cavendish che inaugura la sua stagione in maglia Dimension Data ed è sicuramente uno dei più attesi negli sprint.

mark cavedish

Ma con lui ci saranno altri velocisti da tenere d’occhio, quali Andrea Guardini (Astana), Marcel Kittel (Etixx-Quick Step), Sascha Modolo Lampre-Merida), Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo) ed Elia Viviani (Ream Sky) reduci dal debutto con una serie di piazzamenti al Tour Down Under e al Tour de San Luis in Argentina.

E con loro, pensando alla classifica finale, anche Philippe Gilbert (BMC), Rui Costa (Lampre – Merida), Fabian Cancellara (Trek – Segafredo), Tony Martin (Etixx – QuickStep), persino l’ex campione olimpico e vincitore del Tour de France Bradley Wiggins che guida la sua squadra di giovani speranze britanniche. In chiave italiana da tenere d’occhio anche l’eterno Davide Rebellin (CCC Sprandi), Matteo Trentin (Etixx-QuickStep), Giovanni Visconti (Movistar), Ivan Santoromita in maglia Skydive Dubai, l’ex campione tricolore Elite Gianni Moscon.

Quattro tappe con un arrivo in salita

Il grande caldo è assicurato, il resto lo dirà un percorso che annuncia molto spazio per i velocisti. Sarà così già nella prima tappa, dal Dubai International Marine a Fujairah per 179 km così come nella seconda dalla Dubai International Marine al Palm Jumeirah per 188 km. Quella decisiva si annuncia la terza, dalla Dubai International Marine ad Hatta Dam: 172 km con due salite nella parte finale. La prima avrà anche tratti all’11%, la seconda soprattutto nell’ultimo chilometro presenta pendenze che vanno fino al 17%. Infine il 6 febbraio la Dubai International Marine-Burj Khalifa di 132 km ancora dedicata alle ruote veloci.

Lista completa qui :

Dimension Data

1 Mark Cavendish (GBR)
2 Natnael Berhane (ERI)
3 Matt Brammeier (IRL)
4 Nick Dougall (RSA)
5 Bernhard Eisel (AUT)
6 Songezo Jim (RSA)
7 Mark Renshaw (AUS)
8 Daniel Teklehaimanot (ERI)

Astana

11 Andrea Guardini (ITA)
12 Lars Boom (NED)
13 Laurens De Vreese (BEL)
14 Daniil Fominykh (KAZ)
15 Dmitriy Gruzdev (KAZ)
16 Gatis Smukulis (LAT)
17 Ruslan Tleubayev (KAZ)
18 Lieuwe Westra (NED)

BMC Racing

21 Philippe Gilbert (BEL)
22 Tom Bohli (SUI)
23 Silvan Dillier (SUI)
24 Ben Hermans (BEL)
25 Amael Moinard (FRA)
26 Samuel Sanchez Gonzalez (ESP)
27 Manuel Senni (ITA)
28 Loic Vliegen (BEL)

CCC Sprandi Polkowice

31 Davide Rebellin (ITA)
32 Tomasz Kiendys (POL)
33 Adrian Kurek (POL)
34 Adrian Honkisz (POL)
35 Jaroslaw Marycz (POL)
36 Branislau Samoilau (BLR)
37 Grzegorz Stepniak (POL)
38 Simone Ponzi (ITA)

Etixx-QuickStep

41 Marcel Kittel (GER)
42 Tony Martin (GER)
43 Nikolas Maes (BEL)
44 Maximiliano Ariel Richeze (ARG)
45 Fabio Sabatini (ITA)
46 Matteo Trentin (ITA)
47 Julien Vermote (BEL)
48 Lukasz Wisniowski (POL)

Lampre-Merida

51 Sacha Modolo (ITA)
52 Matteo Bono (ITA)
53 Valerio Conti (ITA)
54 Rui Alberto Faria Da Costa (POR)
55 Chun Kai Feng (TPE)
56 Roberto Ferrari (ITA)
57 Simone Petilli (ITA)
58 Jan Polanc (SLO)

Movistar

61 Giovanni Visconti (ITA)
62 Nicolas Jonathan Castroviejo (ESP)
63 Alex Dowsett (GBR)
64 Gorka Izaguirre Insausti (ESP)
65 Juan Jose Lobato Del Valle (ESP)
66 Nelson Oliveira (POR)
67 Marc Soler (ESP)
68 Jasha Sütterlin (GER)

One Pro Cycling

71 Matthew Harley Goss (AUS)
72 Yanto Barker (GBR)
73 Marcin Bialoblocki (POL)
74 Sebastian Lander (DEN)
75 Hayden Mccormick (NZL)
76 Martin Mortensen (DEN)
77 Chris Opie (GBR)
78 Peter Williams (GBR)

Skydive Dubai Pro Cycling

81 Ivan Santaromita (ITA)
82 Soufiane Haddi (MAR)
83 Adil Jelloul (MAR)
84 Francisco Mancebo Perez (ESP)
85 Tariq Obaid (UAE)
86 Andrea Palini (ITA)
87 Rafaa Schtioui (TUN)
88 Kamberaj Xhuliano (ALB)

Giant-Alpecin

NB: Team line-up subject to change

91 [John Degenkolb (GER) – injured]
92 Roy Curvers (NED)
93 Bert De Backer (BEL)
94 Koen De Kort (NED)
95 Caleb Fairly (USA)
96 Carter Jones (USA)
97 Ramon Sinkeldam (NED)
98 Sindre Skjoestad Lunke (NOR)

Novo Nordisk

101 Stephen Clancy (IRL)
102 Gerd De Keijzer (NED)
103 Kevin De Mesmaeker (BEL)
104 Nicolas Lefrancois (FRA)
105 David Lozano Riba (ESP)
106 Andrea Peron (ITA)
107 Charles Planet (FRA)
108 Martijn Verschoor (NED)

Team Sky

111 Elia Viviani (ITA)
112 Andrew Fenn (GBR)
113 Michal Golas (POL)
114 Christian Knees (GER)
115 Gianni Moscon (ITA)
116 Lars Petter Nordhaug (NOR)
117 Ben Swift (GBR)
118 Danny Van Poppel (NED)

Tour Down Under, festa per Ewan e Gerrans, Tour de San Luis, Quintana Jr!

25 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

L’ultima tappa della corsa a tappe australiana incorona lo sprinter del futuro ma anche Gerrans che vince per la quarta volta. Al Tour de San Luis vince Lopez ma Dayer Quintana passa in testa

Festa per due ad Adelaide nell’ultima tappa del Santos Tour Down Under, prima vera corsa a tappe per i professionisti in stagione: Caleb Ewan chiude come aveva aperto, dominando la volata finale, mentre Simon Gerrans resiste ai possibili attacchi degli avversari diretti e per la quarta volta trionfa davanti al suo pubblico.

Ewan batte Renshaw e Nizzolo

Peoples Choice Classic

Una tappa brevissima, soli 90 km, e per questo ancora più combattuta. Ci hanno provato in tanti ad evitare la logica conclusione della volata, ma ogni tentativo di fuga è stato rintuzzato dal gruppo, con le squadre dei velocisti che hanno lavorato a lungo per i loro capitani. Così è sembrato fatale arrivare allo sprint nel quale la Orica GreenEDGE ha fatto un lavoro doppio, per difendere il primato di Gerrans e anche per portare nella migliore posizione possibile Caleb Ewan. Lui ha fatto il resto, fulminando tutta la concorrenza a cominciare da Mark Renshaw (Dimension Data) e Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo). Da segnalare anche il buon ottavo posto del figlio d’arte Davide Martinelli (Etixx – QuickStep). In classifica generale primo Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) che ha mantenuto nove secondi su Richie Porte (BMC) e 11 su Sergio Henao (Sky) con Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) settimo e Diego Ulissi (Lampre-Merida) undicesimo.

In Argentina Lopez anticipa i fratelli Quintana ma Quintana Jr è campione!

lopez astana

Molto più spettacolare e combattuta la sesta tappa del Tour de San Luis che ha riscritto la classifica generale a vantaggio di Dayer Quintana, fratellino del più celebre Nairo, avviato a vincere la sua prima vera cosa da professionista. Dopo una lunga fuga che ha visto protagonisti Matej Mohoric (Lampre – Merida), Eduard Grosu (Nippo-Vini Fantini) e Juan Pablo Magallanes (Messico), quando il gruppo ha reagito sono cominciati i fuochi artificiali. Raggiunti i fuggitivi, il primo ad attaccare è stato il colombiano Torres (Androni-Sidermec), ma l’azione decisiva è nata con i fratelli Quintana (Movistar) con i quali è rimasto solo Miguel Angel Lopez (Astana). Ed è stato lui ad anticipare la morsa dei rivali, precedendo Nairo di 2 secondi e Dayer di 4 anche se il distacco che quest’ultimo ha dato a Sepulveda gli ha permesso di scavalcarlo nella generale. Prova discreta di Vincenzo Nibali (Astana) che ha chiuso ottavo a 58” insieme al polacco Rafal Majka (Tinkoff).

Qui il video dell’ultimo sprint del Tour de San Luis

Tour de San Luis, Sepulveda beffa tutti i big

22 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

In Argentina la tappa di montagna mette in luce lo scalatore locale, attardato Nibali. Al Tour Donw Under doppietta di Simon Gerrans

Nairo Quintana è già in forma, Vincenzo Nibali la sta cercando e in fondo a gennaio va bene anche così. Questo ha raccontato la prima tappa vera di montagna al Tour de San Luis che ha messo in evidenza il talento argentino di Eduardo Sepulveda (Fortuneo), primo in vetta all’Alto Cerro El Amago con margine.

Nibali non regge il passo

La quarta tappa del Tour de San Luis, dopo la lunga fuga che l’ha caratterizzata sin dai primi chilometri, è entrata nel vivo sull’ascesa finale come era facilmente prevedibile. Peter Koning, leader della classifica dopo la vittoria di giovedì, si è sfilato in fretta mentre il primo ad attaccare è stato Dayer Quintana (Movistar), fratellino di Nairo che è anche il grande favorito della corsa. Un’azione che ha fatto vittime importanti, come Nibali che ha preferito andare avanti con il suo passo facendosi staccare.

Sepulveda super, bene i fratelli Quintana

 
eduardo sepulvedaNel finale Quintana junior è stato raggiunto da Janier Acevedo (Jamis) e la coppia sembrava poter andare al traguardo, sino a quando non ha attaccato l’idolo di casa Eduardo Sepulveda, capace di raggiungere e saltare i due battistrada per andare a cogliere la sua vittoria più bella da professionista. Alle sue spalle Acevedo a 54 secondi, poi il costaricense Roman Villalobos a 1’31” insieme a Dayner Quintana. Quinto il bielorusso Koshevoy (Lampre) a 1’43” mentre la coppia Rafal Majka (Tinkoff) e Nairo Quintana, leader della Movistar, è arrivata a 2’10”. Nibali invece ha rimediato 5’37” senza forzare. In classifica generale Sepulveda è passato in testa con 3 secondi su Dayer Quintana e 38 sul colombiano Contreras, con Nairo Quintana a 42”.

Down Under, Gerrans imprendibile

simon gerrans(2)

Arrivo in volata invece per la quarta tappa del Santos Tour Down Under 2016 che ancora una volta ha messo in mostra la grande condizione di Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) che dopo la vittoria di ieri si è imposto anche sul traguardo di Victor Harbor in volata precedendo Ben Swift (Sky) e l’azzurro Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo). Nel finale l’unico brivido, con il gruppo spezzato in due per una caduta, ma il grande lavoro della Orica per Gerrans ha ricompattato tutti e il resto lo ha fatto l’australiano vincendo di potenza e astuzia. Così ha anche rafforzato il primato nella generale con 14” su Jay McCarthy e 26” su Rohan Denis mentre Domenico Pozzovivo è salito dal nono al settimo posto, a 28”.

Tour Down Under, vola Gerrans. Koning, sorpresa in Argentina

21 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Nella terza tappa della corsa australiana Gerrans batte in volata ristretta Dennis e passa in testa. Al Tour de San Luis premiato il coraggio dell’olandese

Simon Gerrans mette le sue mani sul Santos Tour Down Under (e per l’australiano sarebbe anche la quarta volta), mentre in Argentina il Tour de San Luis entra sempre più nel vivo e aspetta notizie importanti dai big impegnati nella prima vera tappa di montagna, per una classifica ancora tutta da scrivere.

SIMON GERRANS(1)

Tour Down Under, si muovono i big

La terza tappa del Santos Tour Down Under va divisa in due. La prima parte è vissuta sulla lunga fuga di Laurens De Vreese (Astana), rimasto fuori dal gruppo per quasi 120 km e ripreso quando ne mancavano meno di venti al traguardo, perché i 4 minuti di vantaggio accumulati non sono stati sufficienti per garantirgli il lieto fine. Al ricongiungimento c’è stata anche una caduta che ha coinvolto tra gli altri Arredondo, lasciando davanti una cinquantina di atleti prima che il gruppo si ricompattasse. E sulla salitella finale si sono scatenate le squadre degli uomini di classifica, a cominciare da Richie Porte (BMC), uscito malconcio dalla tappa precedente.

Gerrans imprendibile, bene Pozzovivo

Sull’attacco di Porte hanno reagito in tanti, compreso Domenico Pozzovivo, ma dalla vetta al traguardo, negli ultimi 5 km, sono rimasti in dieci a giocarsi la vittoria e tra loro non c’era Diego Ulissi, primo dei battuti martedì. Gerrans (OricaGreenedge) sul rettilineo finale ha lasciato sfogare gli altri saltandoli nettamente negli ultimi metri per battere nell’ordine il connazionale Rohan Dennis (BMC) e Michael Woods con il leader della generale McCarthy quarto e Pozzovivo ottavo mentre Ulissi è arrivato nel gruppetto a 13”. Nella generale ora Gerrans ha 3” su McCarthy e 5” su Dennis mentre Pozzovivo è a 15” e Ulissi a 31”. Domani tappa con traguardo a Victor Harbor con una salita nel finale che però non dovrebbe essere indigesti ai velocisti.

Koning beffa tutti, Nibali attacca

peter koning

Al Tour de San Luis invece è stato premiato il coraggio dell’olandese Peter Koning (Drapac), al primo successo da professionista. Il 25enne è scattato insieme ad altri tre compagni di avventura e il vantaggio accumulato dal quartetto gli è bastato quando è partito tutto solo a meno di 40 km dalla fine. Dietro però si è visto anche altro, con l’attacco di Vincenzo Nibali sull’ultima salita al quale ha risposto Quintana, mentre sia Sagan che il sempre più sorprendente Gaviria si sono difesi. Koning ha tenuto duro chiudendo con 1’37” sui primi inseguitori, regolati da Gaviria (che resta leader in classifica) sull’americano Travis McCabe (quarto Peter Sagan) nel gruppetto che comprendeva anche Nibali. Domani però tutto potrebbe cambiare: arrivo all’Alto de Amago, quota 1.700 metri.

Michal Kwiatkowski, dalla maglia iridata al sogno olimpico

20 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Michal Kwiatkowski pensa già alla prossima stagione, la prima con la nuova maglia del Team Sky per il campione polacco che ha grandi ambizioni per l’avventura che sta per partire: le classiche di Primavera, il Tour de France ma anche il sogno olimpico.

Al Team Sky per crescere ancora

Michal Kwiatkowski presenta così il suo 2016, l’anno della conferma: “Dopo quattro stagioni alla Etixx-QuickStep ho voluto fare un passo in avanti e approdare nella migliore squadra al mondo, il Team Sky. Non so ancora quanto potrò crescere, ma credo sia comunque un grande passo in avanti per la mia carriera. Ho già parlato con la squadra, dovrei avere via libera nelle classiche, ma nessuno mi mette pressione per vincerne una”.

Classiche in Primavera, poi Tour e Olimpiadi

Il campione polacco ha già un programma di massima per i prossimi mesi: in marzo la Parigi-Nizza e poi la Milano-Sanremo, a seguire il Giro delle Fiandre, l’Amstel Gold Race in cui si presenta da campione in carica, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Romandia. In linea di massima Michal Kwiatkowski sarà anche al via del Tour de France, proprio per preparare quello che è il suo grande obiettivo per il 2016, la prova su strada alle Olimpiadi di Rio: “Ho visionato il percorso a novembre, l’ho trovato anche più duro di quanto non potessi aspettarmi, vincerà un campione vero. Io e Rafa Majka abbiamo chances importanti per dare questa gioia alla Polonia e spero di arrivarci nel miglior modo possibile”.

Australia e Argentina, lampi di McCarthy e Gaviria

20 Gennaio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Jay McCarthy di potenza e astuzia al Tour Down Under, Fernando Gaviria di potenza e basta nella prima volata del Tour de San Luis. Sono questi i risultati delle due corse a tappe che da un lato all’altro del mondo stanno caratterizzando questo inizio di stagione tra i professionisti.

McCarthy anticipa Diego Ulissi

Al Tour Down Under altra frazione breve, solo 132 km da Unley a Stirling, sulle collie attorno ad Adelaide. Nella prima parte lunga fuga di Adam Hansen (Lotto Soudal), uno abituato a partire da lontano, che però è stato raggiunto ad una ventina di km dal traguardo. Nel finale gli uomini che puntano alla classifica hanno fatto lavorare a fondo le loro squadre tagliando fuori alcuni velocisti, tra i quali anche il vincitore della prima tappa Caleb Ewan, e a complicare ulteriormente la situazione è stata una caduta a 500 metri dal traguardo che ha coinvolto tra gli altri anche Richie Porte. Ad approfittarne è stato il giovane americano McCarthy, al suo primo successo in maglia Tinkoff, che ha battuto di poco un brillantissimo Diego Ulissi, capitano della Lampre Merida, e Rohan Dennis (BMC), con Enrico Battaglin decimo. Nella generale McCarthy è in testa con 4” su Ulissi e 5” su Simon Gerrans (Orica GreenEdge)

Gaviria batte anche Peter Sagan

In Argentina invece il grande caldo che ha caratterizzato la seconda tappa del Tour de San Luis ha convinto tutti che fosse meglio aspettare lo sprint finale. A spuntarla è stata la giovane stella colombiana Fernando Gaviria, ottimamente pilotato dagli uomini della Etixx-Quick Step, che ha superato alla grande il campione del mondo Peter Sagan (Tinkoff) ed Elia Viviani (Cannondale) con Francesco Chicchi (Androni) settimo. Oggi terza tappa da Potrero de los Funes a La Punta (131 km).

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