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Giro d'Italia

Le pagelle della 16° Tappa del Giro d’Italia

24 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Ecco le nostre pagelle dei principali uomini di classifica del Giro. Figlie di una tappa corta,veloce e spettacolare fin dall’inizio, che è stata ancora più importante di quanto ci si aspettava e ha emesso ulteriori verdetti clamorosi.

Kruiswijk 10

Tutti aspettavano il suo crollo, pensando sotto sotto che fosse un bluff. Invece l’olandese risponde con personalità e sicurezza ai ripetuti tentativi di attacco e isolamento di Nibali e Valverde sul passo della Mendola. E’ lui il più forte ed il padrone di questo Giro.

Valverde 9.5

L’Embatido dimostra di essersi ripreso dopo il tappone dolomitico di Corvara. Attacca Kruiswijk anche sulla Paganella, se lo porta dietro e lo batte in volata, lì dove vinse anche Merckx. Ha reagito da grande campione, centrando il suo primo obiettivo dichiarato.

Zakarin 9

Sta iniziando a capire come si corre una corsa di tre settimane. E infatti oggi si è dimostrato brillante, movimentando la corsa sulla Mendola e restando con i migliori fino alla fine. Purtroppo per lui gli sfugge la vittoria di tappa, di fronte ad un Valverde troppo veloce.

Chaves 6.5

Si sarebbe meritato un 9 per quanto è andato forte sulla Paganella. Ma non si sa cosa è successo ad inizio tappa: era poco brillante e un po’ ingolfato dopo il giorno di riposo o ha perso l’attimo giusto? Lo scopriremo con le interviste. Fatto sta che non ha seguito i migliori e ha perso dei secondi evitabili.

Majika 5.5

Continua a galleggiare in questa sorta di limbo. Mai un attacco, mai una prestazione sopra le righe. Resta indietro con Chaves e poi si stacca da lui sulla Paganella. Non è comunque il peggiore di giornata.

Nibali 5

Il voto è una specie di media tra il 9 per il coraggio di averci provato, cercando di far saltare il banco e facendo lavorare la squadra, e il 3 legato alla sua condizione psicofisica che lo ha fatto squagliare sulla Paganella. Slongo ha ipotizzato addirittura un suo ritiro. Saranno giorni amari e di riflessione per Vincenzo, con il sogno Rosa che sembra ormai tramontato. Però se oggi la tappa è stata spettacolare fin dall’inizio, il merito principale è suo e dell’Astana.

Pozzovivo 4

Naufraga insieme a Nibali. Domenico non è mai stato in condizione e si è sempre staccato dai primi. Non è decisamente il suo Giro d’Italia.

Pagelle a cura di Daniele Gastaldi

 

 

Il Giro d’Italia 2016, il Giro delle sorprese.

23 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

E’ il Giro delle sorprese. Non ci saremmo mai aspettati che i grandi favoriti Nibali e Valverde potessero rimbalzare così violentemente sulle Dolomiti.

E ci eravamo anche concentrati sull’ olandese sbagliato: quello volante non è Dumoulin ma è Kruiswijk.

In mezzo a loro c’è anche un colombiano e questo sì che è normale, perché la Colombia ne ha sfornati talmente tanti che qualcuno di loro si trova sempre: e stavolta è quell’Esteban Chaves scoperto da quel volpone di Corti, che sembra tanto il primo Nairo Quintana che vinse il Giro.

L’unica cosa che sappiamo è che Nibali e Valverde non hanno la forma dei giorni migliori: ma corridori della loro classe non potranno e non dovranno mollare così facilmente, specialmente perché non hanno davanti Froome, Contador e Quintana.
Dovranno fare appello al loro orgoglio e alla loro classe, mettere alla frusta i loro gregari e sfruttare la forza delle squadre rispetto alla Lotto Nl-Jumbo.

Di terreno per far saltare il banco e per vedere grande incertezza e spettacolo ce ne è a iosa, tra salite e discese, fino a Torino.

Vediamo se ci sarà veramente la volontà di cambiare e provare cose anche fuori dagli schemi per onorare il sogno Rosa.
Ma occhio all’olandese impronunciabile: perché è un corridore che ha un grandissimo fondo e che, come ha dimostrato l’anno scorso, si trova molto bene o addirittura migliora nella terza settimana.

Per ora non sta sbagliando nulla ed è in un momento di grazia: il suo tallone d’achille sembra essere solo un po’ la discesa. Se su Chaves si hanno dei dubbi sulla tenuta nelle tappe finali, per lo Steven del Brabante ce ne sono decisamente meno.

Però, lo ripetiamo, è il Giro delle sorprese: quindi tutto è ancora aperto, tutto può succedere.

A cura di Daniele Gastaldi

Amador e la Costa Rica in maglia rosa

21 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Il 20 maggio 2016 è stato un giorno storico per il ciclismo italiano e mondiale: la prima maglia rosa sulle spalle di un centro-americano, il costaricense Andrey Amador.

Dicono che la Costa Rica sia la nazione più felice del mondo. Per gli italiani spesso significa pensare solo a Caraibi, banane e ananas ma in realtà è il paese più stabile del Centro-America, il primo al mondo senza un esercito ( per precisa scelta) e con un invidiabile tasso di alfabetismo del 95%. E dopo essere stata la nazione che ha contribuito a sbattere fuori dall’ultimo Mondiale la blasonata Italia, i suoi destini sportivi sono tornati ad intrecciarsi con il Belpaese.

Amador, dalla capitale San Josè, è coriaceo e resistente proprio come il suo popolo, che in passato ha combattuto contro i filibustieri e il Messico per conquistare l’indipendenza. Ma il suo nome di battesimo tradisce anche il sangue russo da parte di madre, rendendolo il risultato originale dell’incontro tra paesi così incredibilmente distanti. Andrey per la Costa Rica è il ciclismo in persona: l’unico ad essere entrato a far parte di una squadra WorldTour, la Caisse d’Epargne, nel 2009.

Dopo le partecipazioni al Tour, il quarto posto al Giro dell’anno scorso e la tappa vinta a Cervinia nel 2012, il classe 1986 è diventato un autentico eroe nazionale: ora con la conquista della Maglia Rosa entra nella leggenda.

Significa parecchio per un paese molto piccolo, in cui nello sport non ci sono state grandi individualità e in cui la fanno da padrone il calcio e il surf.

Da tempo comunque c’è anche una buona attenzione per il ciclismo: una discreta tradizione è infatti portata avanti dal 1965 con il Giro della Costa Rica, che dal 2005 fa parte dell’Uci America Tour.

Amador questa Maglia l’ha acciuffata con le unghie e con i denti, proprio quando sembrava che dopo le fatiche delle scorse tappe, in cui era andato spesso all’attacco, le gambe gli stessero per esplodere. Avrebbe potuto staccarsi troppo dai big, senza creare il margine da Jungels.

Invece è riuscito a limitare i danni sul Gpm di Valle e poi, con una discesa incredibile, ha recuperato le ruote del gruppetto principale. Già perché Andrey è così, un degnissimo della Rosa: non è un fuoriclasse, non è uno scalatore puro e soffre i cambi di ritmo.

Ma è un corridore completo come pochi altri, che sa fare bene tutto. Cosa rara in questo ciclismo moderno sempre più specialistico. Ha come dote un grandissimo fondo, ama le tappe collinari o di media montagna ma tiene bene anche sulle salite lunghe, è uno dei migliori discesisti al mondo ed è anche un ottimo cronoman.

I tifosi e i principali media del suo paese lo hanno già incoronato tra acclamazioni e titoloni: “ Ha scritto la storia”, “ La pagina più splendente del nostro ciclismo”, “Un sopportatore, un sofferente della bicicletta”.

Di sicuro, un momento così, non l’aveva mai immaginato quando da piccolo iniziò facendo ginnastica ritmica e quando nel 2010 passò diverse settimane in ospedale dopo un’aggressione di malviventi durante gli allenamenti in Costa Rica.

Forse, nell’ottica della vittoria finale di Valverde, la Movistar avrebbe dovuto gestirlo meglio per impiegarlo nei giochi tattici sulle Alpi.

Ma siamo sicuri che, visto come è andata, a lui va benissimo così.

L’obiettivo ora è tenere ancora un po’ la Maglia, anche se già nel tappone quasi impossibile di domani potrebbe perderla. Nonostante tutto, conoscendolo, magari avrà ancora le energie e la volontà per essere il prezioso scudiero dell’Embatido.

Da Cividale del Friuli il suo connazionale Keylor Navas è avvisato: toccherà al suo Real Madrid vincere la Champions a Milano e far entrare il portiere nell’olimpo dello sport costaricense, lì dove brilla già la stella di Amador.

Articolo a cura di Daniele Gastaldi

Clicca qui per vedere gli Highlights della 13° tappa

[VIDEO]Highlights 13° Tappa Giro d’Italia

20 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Splendida vittoria in solitaria di Mikel Nieve sul traguardo di Cividale. Il corridore del Team Sky ha vinto per distacco la tredicesima tappa del ‪Giro‬ d’Italia dopo una lunga fuga, in seconda posizione il corridore italiano Giovanni visconti del team Movistar in terza posizione un splendido Vincenzo Nibali.

Pronostici della 12° tappa : Chi sono i favoriti?

19 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

La pianura veneta, come un tavolo da biliardo, ci accompagnerà fino all’Adriatico e sarà una delle ultime grandi occasioni per i velocisti superstiti del Giro d’Italia . Le strade ampie e i rettilinei lunghi dei 182 km da Noale a Bibione condurranno la carovana fino al mare che, dopo la Calabria, si tornerà a vedere per l’ultima volta prima delle Alpi. Tutto questo significa solo una cosa: una preparazione della volata interminabile, dove saranno fondamentali le squadre, i pesci pilota e il coraggio, perché si raggiungeranno velocità da capogiro e si dovranno superare rotatorie e spartitraffico sotto la probabile pioggia.

Ma chi sono i favoriti per spuntarla sul traguardo di Bibione, città di Franco Pellizotti?

Greipel

Con l’abbandono di Kittel, il Gorilla è senza dubbio il re delle volate e il favorito numero 1.

Modolo

Sa che cosa è il Giro e come resistere alla sua durezza. Dopo Greipel e Kittel è il velocista che ha brillato di più. Contando anche sull’aiuto di Ferrari, è il favorito numero 2.

Demare

In Italia dopo l’affaire della Sanremo non è così ben visto. Dopo la fatica di queste tappe mosse potrebbe essere più fresco degli altri. Per contro, negli arrivi così piatti da sprinter puri, non ha mai convinto del tutto in carriera. Occhio però che il trenino della FDJ ha dimostrato di saperci fare.

Ewan

Fino ad ora, tra i velocisti, è la vera delusione di questo Giro. E’ vero che è giovane ed è alla sua prima partecipazione, ma dal suo talento puro ci si attendeva di più nelle prime volate. Invece non è mai riuscito a farsi spazio nel traffico e l’unica volta che ha scelto il momento giusto, non è riuscito a sprigionare la sua potenza. E’ lui l’outsider di domani, sempre che la Orica non gli preferisca Mezgec.

Decisamente un gradino sotto questi 4 c’è Nizzolo. Il lombardo è ancora alla ricerca della sua prima vittoria dopo tanti piazzamenti. Il fatto è che sembra sempre che gli manchi quel qualcosa in più. Speriamo per lui che potrà essere la volta buona. Però quella brillantezza mostrata ad Asolo per prendere qualche punto per la maglia rossa forse potrebbe fargli più male che bene per domani. Insieme a Nizzolo si giocherà le sue carte anche Ruffoni, che ha ben figurato nelle tappe olandesi.

Completano la lista dei nomi Colbrelli, Sbaragli, Haussler e Trentin che, vista l’altimetria della tappa, avranno delle possibilità soltanto in caso di volata atipica, con cadute o con forte pioggia.

E dunque che volata sia, con i velocisti che non vorranno lasciarsi sfuggire l’occasione. Ma nel ciclismo, come nello sport, mai dire mai. E ripensando alla tappa di Rivarolo dell’anno scorso con grandine, se poi arriva la fuga o vince Navardauskas magari sarà ancora più bello.

Articolo a cura di Daniele Gastaldi

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Pagelle 11° tappa NotizieCiclismo.it

19 Maggio, 2016 da NotizieCiclismo.it

L’undicesima tappa vede tagliare il traguardo per la seconda volta in questo Giro Diego Ulissi, Jungel stringe i denti e mantiene la maglia rosa, grossa caduta rischia di compromettere il proseguimento di Agnoli.

Scrive questo articolo Nick Hola , un nostro fan su Facebook che si è fatto notare per la qualità e assiduità dei suoi interventi e al quale abbiamo voluto offrire questa possibilità!

Al momento è solo un gioco, in futuro chissà! In bocca al lupo Nick!

Le pagelle dell 11° Tappa del Giro d’Italia @NotizieCiclismo.it

lepagelle12

Voto 10 a Diego Ulisse ovviamente

Nella frazione di oggi il livornese è stato straordinario. L’azione a tre chilometri dall’arrivo è da manuale del ciclismo. Oltre alle gambe, a me ha impressionato il tempismo perfetto nello scegliere il momento in cui attaccare! Personalmente mi ricorda molto Paolo Bettini e spero che sia il futuro del ciclismo italiano per le corse di un giorno !

Voto 9 alla maglia rosa Bob Jungel

Senza dubbio fino ad ora è stato il giro delle belle scoperte. Una di queste è senza dubbio il lussemburghese. Bravo anche oggi a non solo difendere la maglia ma addirittura a guadagnare sugli avversari diretti.

Voto 8 alla Movistar

Credo che questo voto posso far discutere ma permettetemi di esprimere le mie ragioni! A me non stupisce il fatto che Valverde in discesa non abbia dato cambi a Nibali per favorire il rientro di Amador.
Se guardiamo la classifica del Giro d’Italia dell’anno scorso , il costaricano si è classificato al quarto posto. Primo Contador che oggi non c’è, secondo Fabio Aru che oggi non c’è, terzo Mikel Landa che oggi non c’è! E badate bene; non sto dicendo che Valverde è un gregario di Amador, sto dicendo che Amador non è assolutamente un gregario dì Valverde. Due punte sono meglio di una , per ora va bene così ma fate attenzione Movistar a non fare un harakiri tipo Astana Giro 2015. Occhio!

Voto 7 per Nibali, eccolo!

Piano piano arriva il Vincenzo che piace al grande pubblico. Anche se tatticamente trovo discutibile che un favorito faccia un attacco del genere per guadagnare una quindicina di secondi, vederlo scendere per le colline di Asolo è fantastico!
Spettacolo puro, è questo che ci piace dello Squalo, il suo saperci stupire quando meno te l’aspetti .
Il suo crescendo di condizione è oramai palese , sulle Dolomiti ne vedremo delle belle.

Voto 5 alle nostre ruote veloci, Nizzolo Colbrelli, Modolo…

È ora di far qualcosa, di volate ne mancano poche e su percorsi del genere non potete lasciarvi scappare le occasioni, voi che tenete su questi strappi. Effettivamente oggi con Ulissi si poteva fare ben poco , però possibilità ce ne sono, già a Bibione !

Voto 4 agli Astana

Distrattamente lontani da capitan Nibali e rimasti coinvolti nella caduta , quando si corre per vincere il giro si sta tutti attorno al tricolore, invece cadono Fulsang e Kangert, rimangono coinvolti Scarponi e Agnoli, che addirittura è costretto al ritiro! Vincenzo resta tutto solo e ci mette una pezza ma vi è andata bene.

Voto 0 all’ incivile

Il soggetto che tira un pugno in testa a Colbrelli sulla salita di Forcella Mustaccin , e non aggiungo altro!

FIGHT FOR THE PINK !!!

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