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Parigi-Nizza, big beffati: all’improvviso spunta Bennett

8 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

L’irlandese ha commentato la sua vittoria

Continuano le sorprese alla Parigi-Nizza.  L’irlandese Sam Bennett della Bora-hansgrohe ha vinto la terza tappa di 190 km con arrivo a Chalon-Sur-Saone. Ha regolato in volata i big e conquistato la prima vittoria in carriera nel WorldTour, la prima in una corsa a tappe della massima categoria anche per il nuovo team di Peter Sagan. Dopo Colbrelli, un altro outsider ha beffato gente come Kristoff, Greipel e Kittel, ai quali è rimasta soltanto la tappa di domani per tentare di salvare il bilancio fin qui deludente. Bennett dopo la gara ha rivelato: ” Inseguivo questa prima vittoria nel WorldTour da un po’ di tempo e ora provo grande sollievo”.

 

Lavoro di squadra

A testimonianza del grande affiatamento dei corridori del team, come ha fatto Sagan dopo le Strade Bianche, Bennett ha speso parole dolci per la squadra: “I ragazzi hanno fatto un lavoro impressionante. Prima Michael Kolar e Juraj Sagan mi hanno portato avanti e poi a 500 metri dalla fine Patrick Konrad è arrivato  da dietro con un sacco di velocità. Sono riuscito a saltare sulla sua ruota con lo  slancio che mi è stato dato perfettamente ai -300. Ho lanciato lo sprint a 200 metri dalla fine e sono sempre stato sicuro che avrei potuto vincere”.

Maturazione

Le brutte esperienze hanno forgiato Bennett, restituendo un corridore classe 1990 più maturo e consapevole. Dopo il Tour dell’anno scorso qualcosa in lui è cambiato: “Vincere è una grande sensazione. Ho sofferto molto l’anno scorso al Tour, dopo l’incidente che ho avuto nella prima tappa. Però ho continuato fino a Parigi e finire quel  Grande Giro penso mi abbia portato ad un altro livello”.

Cosa succede nel team Sky?

7 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Sembra esserci una fronda contro Brailsford

Alcuni corridori avrebbero messo in discussione il ruolo del gran capo della Sky Dave Brailsford. Questa è l’esclusiva, lanciata ieri da Cyclingnews, secondo cui sarebbe stato chiesto al team manager di lasciare la squadra in seguito ai sospetti alimentati negli ultimi giorni dall Ukad ( agenzia antidoping britannica) sul pacco sospetto di farmaci consegnato a Wiggins nel 2011.

 

I corridori fanno quadrato

Poco dopo che è uscita la notizia però molti corridori della squadra hanno subito dato il massimo supporto a Brailsford attraverso Twitter. Geraint Thomas ha scritto che “noi vogliamo Dave al 100%! Lo conosco da tanto tempo e non vorrei nessun altro a guidare la squadra”. Gli ha fatto eco Luke Rowe, che ha risposto: “Non avrei potuto dirlo meglio. Sono al 100% con Dave”. Sulla stessa linea anche Kwiatkowski e gli italiani Diego Rosa e Elia Viviani, con l’oro olimpico veronese che ritiene Brailsford ” il nostro super leader”. Ha gettato ulteriore acqua sul fuoco anche Peter Kennaugh: ” Penso che tutti i corridori della Sky sarebbero d’accordo con me nel dire che supportiamo completamente Dave”.

La posizione di Froome

Chris Froome però non si è fatto sentire. Potrebbe essere lui il grande personaggio a capo della fronda. Alcuni elementi vanno verso la sua direzione: i rapporti con Wiggins sono deteriorati dal famoso Tour 2012 e non il kenyano bianco non può certo aver preso bene l’alleanza tra il baronetto e Brailsford nella gestione del caso farmaci. Froome infatti si è speso più volte in questi anni per difendersi dalle accuse di doping e potrebbe averne abbastanza dei sospetti intorno a Brailsford.

 

Conseguenza

Per ora queste sono ipotesi e la maggior parte dei corridori sembrano, almeno ufficialmente, appoggiare in pieno Brailsford. Un po’ poco per parlare di fronda. Il silenzio di Froome però è reale così come quello di altri pezzi grossi come Stannard, Landa e Kiryenka. Se ci fosse davvero una spaccatura nel team Sky, potrebbe avere ripercussioni importanti sull’affiatamento e nella gestione tattica delle corse. La questione andrà risolta.

 

 

 

Parigi-Nizza, Colbrelli: “Qualcosa di speciale”

7 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il corridore lombardo vince la prima tappa WorldTour

Ci sono giorni in cui la vita cambia. Per Sonny Colbrelli quella sportiva è sbocciata ieri: ha vinto la seconda tappa della Parigi-Nizza, 193 km fino al traguardo di Amilly, conquistando il primo successo in carriera del WorldTour e battendo big del calibro di Degenkolb,Demare e Kristoff con una lunga volata di 300 metri. L’esultanza del 26 enne del team Bahrain-Merida è stata bellissima, un’espressione pura di liberazione e gioia per i sacrifici fatti e la passione messa ogni giorno: “E’ un giorno speciale. E’ la vittoria più grande della mia carriera”.

Come una Classica

Per Colbrelli questa non è una stagione come le altre. Dopo 3 anni ha lasciato la famiglia della Bardiani per entrare nel WorldTour con il nuovo progetto della Bahrain-Merida. La scelta è stata subito ripagata e il successo, come gli ricorda l’amico ed ex compagno Enrico Barbin, è meritato dopo tanto tempo al servizio degli altri. Una vittoria che ha ancora più valore perchè la tappa è stata ancora una volta come una semi-classica, trasformata in tregenda da vento, pioggia e freddo:” Sono veramente felice. E’ stata una tappa molto difficile con forte pioggia e tanti ventagli. Ho fatto un grande sprint. Avevo paura che potessero infilarmi negli ultimi metri ma ho cercato di resistere”. Ed è andata benissimo, regalando al ciclismo italiano una giornata magnifica.

La Sanremo

Colbrelli sa che può vincere la Sanremo. Ci è già andato vicino con il sesto posto del 2012 e il nono dell’anno scorso. E’ una corsa a lui congeniale, il suo sogno. La prima partecipazione alla Parigi-Nizza è finalizzata a questo: “Sto correndo questa corsa per la prima volta per preparare la Milano-Sanremo. Mi piacerebbe infatti cambiare il mio approccio a questa Classica così importante. Ma alla Sanremo ci penserò dopo. Ora sono qui e ci sono altre tappe adatte a me”. Perchè l’appetito vien vincendo.

Parigi-Nizza, Henao può vincere la corsa

6 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il colombiano diventa uno dei maggiori favoriti

Sergio Henao dopo la tappa di ieri è nelle condizioni migliori per provare a vincere la Parigi-Nizza. La strada è ancora lunga e lo scopriremo soltanto sulle montagne, maltempo permettendo. La classifica per ora sorride al colombiano capitano della Sky. Lui e Daniel Martin sono gli unici big ad uscire vincitori dal caos di ieri e il vantaggio su Porte e Contador non è banale: 38 secondi sull’ex compagno, 55 sul Pistolero. Il direttore sportivo della Sky Nico Portal intanto si coccola i ragazzi per la prestazione di ieri: “Hanno fatto veramente un bel lavoro e il risultato è stato brillante”.

 

Sorpresa

Il più positivo per Portal è stato proprio Henao, non certo uno specialista del vento: “Abbiamo fatto molto meglio di quanto ci aspettassimo. Specialmente Sergio si è impegnato al 100% ed è stato aiutato da Knees e Golas nei ventagli. Henao ha sfruttato la loro esperienza. Il lavoro è andato bene come doveva”.

Selezione

Henao, che si è messo in mostra specialmente nelle Classiche collinari e di media montagna, è ancora alla ricerca della prima vittoria in una corsa a tappe WorldTour. Il nono posto al Giro d’Italia del 2012 fa ben sperare sulle sue capacità di conquistarne almeno una di breve durata. L’occasione ora è di quelle che non capitano spesso, grazie alla squadra che non si è fatta sorprendere, come spiegato da Portal: “Sapevamo che il percorso aveva alcuni tratti che erano abbastanza aperti, esposti al vento. Abbiamo fatto in modo che i ragazzi fossero pronti. Il vento c’è stato, è stata fatta selezione e per noi è stato perfetto”. Contador e compagnia sono avvisati: non sarà facile superare Henao.

Parigi-Nizza, Bardet:”Non ci sono scuse”

6 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il francese commenta la squalifica per traino

Per Romain Bardet doveva essere una Parigi-Nizza all’insegna della crescita e delle vittorie e invece è già finita alla prima tappa. Il francese della Ag2r è stato espulso dalla corsa per essersi fatto trainare dall’ammiraglia nel tentativo di rientrare sul gruppo Porte- Contador, dopo essere caduto ai -22 km dal traguardo. I ventagli e la pioggia avevano già messo in difficoltà Bardet, che poco prima della caduta si trovava in coda al gruppetto dei big attardati: una giornata iniziata male e finita peggio. Per la giuria non ci sono dubbi: l’aiuto è stato eccessivo, le immagini delle telecamere parlano chiaro. Bardet ha accettato la decisione: “Sono profondamente dispiaciuto per le mie azioni” ha dichiarato.

Nessuna protesta

L’Ag2r e il corridore non hanno fatto nessun tipo di recriminazione. Spesso le giurie non intervengono dopo una caduta e ricordando quanto successo con Demare alla Sanremo dell’anno scorso o con Nibali alla Vuelta 2015 ci si sarebbe aspettati aspre polemiche. Invece Bardet ha fatto mea culpa: “Abbiamo fatto un errore in un momento concitato della gara. a causa dell’incidente e della corsa animata. Nulla giustifica le mie azioni perchè ho approfittato della vettura che mi stava aggiustando la bici”. Per Bardet è arrivata anche la multa di 200 Franchi svizzeri: “Mi scuso sinceramente con gli organizzatori e i fan. Questa pratica è troppo spesso tacitamente accettata in gruppo ma bisogna controllare per garantire l’integrità del nostro sport”.

Punizione per il team

Anche la squadra ha subito una pesante sanzione: avrà solo un’ammiraglia in gara e il direttore sportivo Julien Jurdie è stato escluso dalla corsa. Il Ds Vincent Lavenu ha spiegato: “In quel momento dopo la caduta eravamo nel panico, la tappa era tesa. Mi spiace perchè Romain normalmente è un esempio di integrità e sportività.Noi ammettiamo la nostra colpa. In 26 anni è la prima volta che mi capita. La decisione potrebbe sembrare  po’ troppo severa ma la rispetto. La giuria ci ha garantito l’applicazione equa delle regole per tutti”.

Futuro

Secondo il regolamento Bardet non potrà correre neanche la Tirreno-Adriatico. Sarà un intoppo non da poco per la sua condizione saltare tutti questi giorni di gara e la prossima corsa a tappe nel suo calendario è fra un mese il Giro dei Paesi Baschi, che inizierà il 3 aprile. Il grande obiettivo resta però il Tour e quindi c’è tempo per prepararsi: “Adesso devo concentrarmi sulla preparazione e su me stesso e tornerò alle gare prendendo parte allo sport nel modo che amo” ha concluso Bardet.

 

 

 

Matthews: ” Pronto per la nuova avventura”

5 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

L’australiano parla del  suo nuovo team

Dopo tre anni di successi con cui si è mostrato al mondo, Michael Matthews ha deciso quest’inverno di lasciare la Orica e di trasferirsi nel Team Sunweb. Una decisione piuttosto sorprendente visto che da australiano la Orica era come casa sua e lo ha migliorato come ciclista e come uomo.  Il 26enne di Canberra voleva nuovi stimoli e ora ha intenzione solo di guardare al futuro e concentrarsi sulla sua nuova squadra, con cui debutterà ufficialmente oggi alla Parigi-Nizza: “L’Orica è cambiata e non è più tanto familiare per me. Correrò contro l’Orica come contro qualsiasi altro team” ha dichiarato a Cyclingnews.

 

Grandi obiettivi

I principali traguardi da conquistare saranno le Classiche come l’imminente Milano-Sanremo e la maglia verde al Tour de France ma prima c’è il primo test serio, la Corsa del Sole: “Difficile dire come andrà perchè non corro da tre mesi. Sono eccitato perchè ho lavorato molto duramente in inverno e spero che tutto verrà ripagato. Quest’anno poi  il parco partenti è veramente buono per gli sprint”.

Nuova squadra

Matthews è uno dei nuovi uomini di punta della squadra tedesca. Colui che avrà la responsabilità di rimpiazzare  i partenti Kittel e Degenkolb. L’australiano è consapevole delle sue qualità, può essere un leader e si mostra entusiasta : ” E’ bello il modo in cui Sunweb mi ha sostenuto. Penso che abbiamo una squadra veramente forte. Si tratta di una nuova avventura per me e si percepisce qualcosa di speciale. Mi sono allenato molto bene con i miei nuovi compagni, che sono super motivati a lavorare con me. Speriamo che saremo in grado di creare bei ricordi. L’Orica sarà uno dei tanti team che dovremo battere in volata”.

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