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Riassunto di un Agosto ciclistico pieno di emozioni
Farà ancora caldo, di questo ne siamo certi, ma l’estate 2016 ci abbandonerà lentamente con il suo carico di sogni ed emozioni.
Ci eravamo lasciati con un tour che dire noioso era un eufemismo. Ora la stagione ciclistica approda nei 2 mesi conclusivi, con ancora parecchio da dire e da regalare. La mente però, in queste sere di settembre, non può non tornare a quella Rio bella e tragica per i colori italiani. Quel 6 agosto è stata una gara dura e spettacolare più delle 20 tappe del tour, con meno uomini a disposizione delle squadre e senza radioline. Profumo di ciclismo antico, brividi e pelle d’oca.
Ma il ciclismo antico è anche drammi e bestemmie. E il dramma è toccato a noi.
La possibile medaglia che svanisce e Nibali che subisce la legge del contrappasso: al giro era toccato a Kruijswijk precipitare negli inferi, qui invece è il destino cinico e baro che punisce i troppi rischi presi dal siciliano in quella maledetta discesa. La caduta manda in frantumi le speranze del team di Cassani, che aveva offerto una prova praticamente perfetta, e pone di fronte a Vincenzo il volto orripilante e insensibile dello sport e del ciclismo: sacrifici, rinunce e allenamenti per rincorrere un sogno che svanisce in un attimo. E così l’Olimpo se lo prende il Belgio, paese ciclistico per eccellenza, attraverso un ragazzo di una classe incredibile che aveva sempre collezionato piazzamenti e a cui l’infortunio di inizio anno aveva tolto la sua ragion d’essere: le classiche. Ma questo oro per Van Avermaet è la rivincita di una vita, il giusto riconoscimento per il suo talento. E pazienza se Majka subisce la più terribile delle pene: vedersi raggiunto a pochi metri dal traguardo dopo aver sognato l’impresa della carriera.
A far esplodere di gioia i cuori italiani, sull’asfalto carioca, ci pensa il bronzo di Elisa Longo Borghini: una corsa magistrale delle nostre donne finalizzata con tenacia e intelligenza dalla piemontese, che ha un futuro più che roseo di fronte a sé. Ma i momenti da pelle d’oca dovevano ancora arrivare: e così si vede Cancellara, all’ultima gara della sua vita, che si prende la cronometro olimpica spazzando la concorrenza, contro ogni, pronostico, con una prova leggendaria. Ma d’altronde lui lo è, una leggenda. Tutto questo nel dramma di Castroviejo, un corridore straordinario che ha visto ancora una volta la medaglia volare via per un soffio di vento.
A mandarci in paradiso e a ridare vigore ad una disciplina bistrattata e sempre più dimenticata nel nostro paese è stato Elia Viviani: il suo è un oro storico da ricordare in eterno, acciuffato ai danni di un gigante come Cavendish e che lo incorona tra i re mondiali della pista grazie al poliedrico omnium. Tutto quello che questo ragazzo non ha fino ad ora saputo regalarci sul bitume ce lo ha restituito con gli interessi nel velodromo sotto il cristo redentore. E ora, come ha dichiarato lo stesso veronese, l’obiettivo è smetterla con lo sdoppiamento difficoltoso alla Jekyll/Hyde e concentrare tutto se stesso nel migliorarsi su strada.
Poi è arrivata l’amarezza con la bellissima mountain bike
Sagan e Marco Aurelio Fontana, strepitosi e indiavolati, forano sul più bello e addio sogni di gloria. Sembrava tutto finito ma poi è arrivata la Vuelta. Signori che roba.
Contador inizia come al solito quest’anno, con sfiga e scarsa brillantezza. Allora i pistoleri del far west li fanno Quintana e Froome: botte come i pugili, colpo su colpo ogni volta che la strada sale. Con il colombiano che si risveglia dal sonno di mezza estate e mette in difficoltà il frullatore, attaccando come non mai, da solo o insieme alla meravigliosa fantasia di Contador. Il kenyano bianco è sempre straordinario, resiste e risponde ma è meno brillante e a volte, tra le tante asperità, paga dazio, insieme alla sua squadra.
Così Nairo ora si ritrova con le mani sul trono di Spagna, in vista dell’ultima settimana.
E con le perle di Conti e Brambilla le ruote continuano a girare spedite verso l’autunno, perché lo spettacolo del ciclismo non si ferma mai.
Articolo a cura di Daniele Gastaldi
Vincenzo Nibali cucina per i compagni
Un vero capitano!
Bellissimo il tweet di ieri sera ad opera di Vincenzo Nibali, maglia rosa in carica che si è dilettato come chef per i suoi compagni, ecco in basso riportato il suo tweet in tarda serata.
Una giornata epica, una vittoria di tutto il team, l’Astana che era stata criticata durante questo giro per delle strategie non eccelse ha dato il meglio di se in queste ultime tappe, soprattutto nell’ultima, un capolavoro tattico che ha portato alla vittoria il suo capitano.
*Vista qualche critica ricevuta, ci teniamo a sottolineare che non esiste alcun accordo commerciale tra NotizieCiclismo e il brand in questione, abbiamo solo riportato una notizia che riteniamo simpatica e da condividere.
Buon appetito!
Il ciclismo si difende dall’attacco delle Iene!
” Non si può arrivare tra i primi 10 al Giro d’Italia senza doparsi”, queste le parole di Danilo di Luca
I servizi andati in onda alle Iene i giorni del 28 aprile e del 1 maggio sono stati molto forti nei confronti del ciclismo italiano.
Nello specifico le parole di Graziano Gasparre e Danilo di Luca , non lasciano spazio ad interpretazioni… è durissima l’accusa dell’ ex corridore.
Qui il video incriminato
http://www.video.mediaset.it/video/iene/interviste/intervista-graziano-gasparre_614974.html
Oggi, l’ ACCPI ( Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani ) ha dichiarato di intraprendere un azione legale contro le Iene Michelangelo, Gianluca Paloschi e Alessandro De Giuseppe oltre che dei due sopracitati per diffamazione.
L’associazione ritiene appunto che la trasmissione televisiva abbia generato un gravissimo danno d’immagine al mondo del ciclismo con le loro accuse generalizzate.
Al momento non si hanno notizie più precise, vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.
Facebook Contest: Chi vincerà la Paris-Roubaix 2016?
Ieri vi abbiamo chiesto un pronostico per la classica di oggi, i risultati non sono stati molto lontani da quelle che erano le nostre previsioni e sottolineano che siete un gruppo di veri e propri intenditori!
Ecco la vostra classifica :
- Peter Sagan
- Fabian Cancellara
- Boonen
- Sep Vanmarcke- Stybar
Al prossimo #FacebookContest targato NotizieCiclismo.it
Tour of Oman, l’apertura è di Bob Jungels
Il campione lussemburghese Bob Jungels con un’azione solitaria nel finale ha fattto sua la prima tappa al Tour of Oman. Bene Rebellin e Nibali, Porte attardato
Come avevamo anticipato in sede di presentazione, il Tour of Oman 2016 sin dalla prima tappa prometteva spettacolo e attacchi molti più di quelli che si è visto a Dubai e in Qatar nelle ultime due settimane e così è stato: infatti sul traguardo di Al Bustan (dopo 145,5 km) è arrivato in solitaria il campione lussemburghese Bob Jungels (Etixx-QuickStep) che nel finale si è tolto tutti di ruota andando a conquistare il suo primo successo stagionale.
Pauwels secondo, Rebellin ottavo e primo italiano
Il percorso, con un finale che prevedeva due scalate ad Al Hamriyah e Al Jissah, sembrava adatto ai colpi di mano e così è stato. Una volta che è stata assorbita l’unica fuga vera della giornata, sono cominciati gli scatti per scremare il gruppo: Daniel Oss (BMC) è passato per primo sul Gpm di Al Jissah ma i migliori sono rimasti tutti insieme sino agli ultimi chilometri. Qui si sono registrati gli scatti di Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) prima e di Bob Jungels che ha provato a meno di 2.000 metri dal traguardo. Un’azione decisa che gli ha fatto accumulare un minimo di margine che ha conservato sino all’arrivo, davanti al belga Serge Pauwels (Dimension Data) e al francese Romain Bardet (Ag2r La Mondiale). Migliore degli italiani l’inossidabile Davide Rebellin (CCC Sprandi-Polkowice), ottavo, mentre Vincenzo Nibali (Astana) ha chiuso al decimo posto mostrando progressi rispetto alle ultime uscite. Richie Porte (BMC) invece era rimasto attardato prima dell’ultima salita.
Le classifiche della prima tappa al Tour of Oman
ORDINE DI ARRIVO
ì1 Bob JUNGELS LUX EQS 3h37’33”
2 Serge PAUWELS BEL DDD +6”
3 Romain BARDET FRA ALM +8”
4 Edvald BOASSON HAGEN NOR DDD st
5 Tom DUMOULIN NED TGA st
6 Greg VAN AVERMAET BEL BMC st
7 Rui Alberto FARIA DA COSTA POR LAM st
8 Davide REBELLIN ITA CCC st
9 Floris DE TIER BEL TSV st
10 Vincenzo NIBALI ITA AST st
CLASSIFICA GENERALE
1 Bob JUNGELS LUX EQS 3h37’33”
2 Serge PAUWELS BEL DDD +10”
3 Romain BARDET FRA ALM +14”
4 Edvald BOASSON HAGEN NOR DDD +18”
5 Tom DUMOULIN NED TGA st
6 Greg VAN AVERMAET BEL BMC st
7 Rui Alberto FARIA DA COSTA POR LAM st
8 Davide REBELLIN ITA CCC st
9 Floris DE TIER BEL TSV st
10 Vincenzo NIBALI ITA AST st