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Tour de France

I protagonisti del Tour de France 2016

2 Luglio, 2016 da NotizieCiclismo.it

Ci siamo: la corsa più attesa dell’anno, la Grand Boucle, sta per cominciare,
Ecco la presentazione dei protagonisti squadra per squadra.

Il Team Sky sembra senza dubbio la squadra più forte del Tour: la corazzata inglese
tenterà di portare il suo capitano Chris Froome alla conquista del suo terzo Tour,
che sarebbe il secondo consecutivo. Il britannico può contare davvero su uno
squadrone, con Landa, Henao, Nieve, Poels e Thomas pronti ad aiutarlo sulle
salite, mentre Stannard, Kiryenka e Rowe lo terranno protetto in pianura.

Anche la Movistar porta una squadra di tutto rispetto, tutta per Nairo Quintana che tenta l’assalto al Tour per la terza volta dopo due secondi posti. Oltre ad Anacona, Herrada Lopez, Daniel Moreno e i due Izaguirre Insausti, Nairo può contare
anche sull’apoggio di Alejandro Valverde, terzo l’anno scorso e terzo anche al Giro.
Ma Valverde aiuterà davvero Quintana o, come accaduto in passato, correrà per se
stesso? Questo è uno dei punti interrogativi più grandi di questo Tour.

@tuttosport.com
@tuttosport.com

Grande squadra anche per l’Astanadi Fabio Aru e Vincenzo Nibali: il sardo sulla
carta è il capitano, mentre il Siciliano viene dalla grande vittoria al Giro e cercherà di
fare del suo meglio. Questo dualismo è uno dei punti di maggiore interesse di questo
Tour. A fianco di questi due campioni, una gran bella squadra, con Kangert,
Tiralongo, Fuglsang e soprattutto Rosa uomini di riferimento in salita.

La Tinkoff, invece, al suo ultimo Tour è tutta per Alberto Contador: il fuoriclasse spagnolo cerca di rivincere la Grand Boucle dopo anni in cui, anche se ha vinto
molte altre gare, in Francia non è riuscito a brillare, complice anche la caduta del
2014. Kreuziger, Majka e Kiserlovski lo aiuteranno in salita mentre in pianura il
campione madrileno si affiderà all’ intramontabile Tosatto. Il campione del mondo
Peter Sagan deve invece tornare a vincere al Tour dopo anni di piazzamenti.

L’AG2R La Mondiale punta invece su Romain Bardet, atteso finalmente al salto di qualità che gli permetta di lottare per il podio. Attenzione anche a Vuillermoz che
l’anno scorso vinse la tappa del Mur de Bretagne, e Pozzovivo in cerca di riscatto
dopo un Giro deludente.

La Lotto Jumbo senza l’infortunato Gesink si affida per la generale a Wilco
Kelderman, mentre c’è attesa per il giovane velocista Groenewegen.

cancellara(1)

La Trek-Segafredo è capitanata da Bauke Mollema che viene al Tour con ambizioni di classifica sebbene gli anni scorsi non abbia concluso granché. Altro scalatore
della squadra è Frank Schleck, che nel 2011 arrivò terzo ma che da anni non è più
ad alti livelli. Inoltre questo sarà l’ultimo Tour per il grandissimo Fabian Cancellara,
che sicuramente cercherà di vincere almeno una tappa.

Nella IAM Cycling occhi puntati su Mathias Frank, che parte con i gradi di capitano, e Jarlinson Pantano che si è fatto vedere al Tour de Suisse.

Il capitano della Cannondale-Drapac, senza Talansky, sarà Pierre Rolland, mentre Breschel, Navardauskas e Slagter potrebbero conquistare qualche tappa.

Un altro dualismo interessante si vedrà nella BMC, e in questo caso i due capitani
saranno Richie Porte e Tejay Van Garderen oltre a loro in salita speriamo di vedere
nelle prime posizioni anche Damiano Caruso. Greg Van Avermaet invece sarà
protagonista negli arrivi in volata e soprattutto in quelli frastagliati.

La Dimension Data ha in Edvard Boasson Hagen il suo capitano, ma punta soprattutto alle volate di Mark Cavendish che ritrova il suo ultimo uomo preferito,
Renshaw. Attenzione anche a Cummings che l’anno scorso vinse una tappa.

Il leader della Giant Alpecin sarà come l’anno scorso Warren Barguil, l’anno scorso deludente. E’ probabile che il francese venga aiutato in salita da Tom
Dumoulin, mentre John Degenkolb dopo una stagione in cui non ha potuto correre
per niente proverà a ritrovare se stesso.

L’FDJ è tutta per Thibault Pinot che dopo il podio del 2014 prova a ripetersi o addirittura a migliorarsi.
L’uomo di punta della Bora-Argon 18 è invece il velocista irlandese Sam Bennett.

Il Team Katusha punta ancora una volta sul trentasettenne Joaquin “Purito”
Rodriguez, che l’anno scorso vinse due tappe. Oltre a lui in salita sarà da tener
d’occhio anche Zakarin, bravo e sfortunato al Giro, mentre per gli arrivi in volata
Alexander Kristoff parte sullo stesso gradino di Kittel e Greipel.

grip

La Lampre-Merida punta invece su Rui Costa, campione del mondo nel 2013, e sul sudafricano Meintjes, mentre per gli sprint ci sarà il nostro Cimolai.
A proposito di sprint, non si può non considerare favorito assoluto Andre Greipel
della Lotto Soudal, che sulla carta deve temere solo Kittel. Per le tappe collinari
occhio invece a Gallopin, che due anni fa vinse una tappa e indossò la maglia
gialla.

La Direct Energie, ex Europcar, perso Rolland si affida a Bryan Coquard per le volate e all’intramontabile Voeckler per le fughe.

Molto interessante è la Etixx-Quick Step, che sulla carta può essere competitiva in
tutte le tappe: in volata ovviamente con Marcel Kittel, tirato da Richeze e Sabatini;
nelle tappe collinari con Alaphilippe, molto bravo nelle classiche delle Ardenne, a
crono con Tony Martin e per la generale con Daniel Martin, che ha fatto molto bene
al Delfinato.

La Cofidis ha perso clamorosamente a pochi giorni dal via il suo capitano
Bohuanni, e deve dunque reinventarsi il suo Tour. L’impressione è che Daniel
Navarro proverà a far classifica,
Bozic si butterà nelle volate e Mate Mardones
cercherà di entrare in qualche fuga.

Molto interessante è la formazione dell’Orica-BikeExchange, competitiva nelle
tappe collinari con Gerrans e Albasini, e in quelle di pianeggianti con Impey e
Matthews mentre per la generale ci sarà Adam Yates

Infine, la Fortuneo-Vital Concept cercherà qualche tappa con Eduardo
Sepulveda
, Brice Feillu e Chris Anker Sørensen.

A cura di Michele Gaiffi

Quali saranno le sorprese del Tour de France 2016?

2 Luglio, 2016 da NotizieCiclismo.it

La Grande Boucle appare come un sogno fin da quando, da ragazzini, si sale su una bici da corsa.

Parteciparvi significa raggiungere l’apice della vita sportiva di un ciclista, vincervi vuol dire entrare tra i personaggi di un mito nato ormai nel lontano 1903. E la speranza dei debuttanti più o meno giovani e delle possibili sorprese, quando partiranno dalla splendida cornice di Mont Saint-Michel, è quella di poter lasciare subito il segno, magari inaspettato dagli addetti ai lavori, e di finalizzare mesi di sacrifici, fatica e aspirazioni.
E’ il caso di Natnael Berhane, lo scalatore eritreo classe ‘91 della Dimension Data alla prima partecipazione: in una squadra senza un vero e proprio capitano avrà la libertà di provare a vincere una tappa e sarebbe il primo africano a farlo.
Il suo connazionale e compagno più anziano Teklehaimanot invece la maglia pois l’ha già indossata l’anno scorso ma quest’anno vorrebbe portarsela fino a Parigi. Potrebbe scontrarsi con l’argentino Eduardo Sepulveda, un prospetto interessante che però tenterà il più possibile di fare classifica per il suo team Fortuneo: chissà che non possa migliorare il 39esimo posto del 2015 e inserirsi nella top 10.

Tanti giovani al Tour de France 2016

tourdefrance

Tra i giovani compagni di Sepulveda che assaggeranno per la prima volta le strade francesi da osservare con interesse anche il cronoman norvegese Vegard Breen e il velocista britannico Daniel Mclay. Al gran ballo dei debuttanti si iscrivono anche 2 ragazzi della IAM, alla prima partecipazione assoluta in un grande giro, con l’emozione forte di iniziare subito con il Tour: il norvegese Sondre Holst Enger del ‘93 e il belga Oliver Naesen. Sondre è uno degli astri nascenti del ciclismo norvegese, uno sprinter che sa fare bene anche il passista, bronzo mondiale di Firenze Under-23. Oliver è il tradizionale classicomane fiammingo che tenterà di mettersi in luce in qualche fuga suicida. Ma oltre a Frank, loro dovranno scortare in pianura l’ennesimo colombiano d’alto livello che noi conosciamo già piuttosto bene, al suo primo Tour: quel Jarlinson Pantano che si è messo brillantemente in mostra al Giro di Svizzera e che arriva bello carico in Normandia. Per lui ci sarà spazio nei 10 della generale oppure sarà all’attacco per le tappe e la maglia pois? Solo la strada ce lo dirà ma di certo appare già più solido e credibile di risaltare in maniera importante tra i meno quotati.

Giovani interessanti anche in casa Lampre e Lotto

Con simili potenzialità c’è il sudafricano Meintjes della Lampre: il classe ‘92 di Pretoria è la vera grande speranza del ciclismo africano e deve riscattare le delusioni dello scorso anno. Purtroppo per lui potrebbe essere piuttosto limitato dalla presenza di Rui Costa. I due si ritroveranno come compagno, al debutto assoluto, lo sloveno Jan Polanc: questo è un corridore che potrebbe divertire ed entusiasmare come già fece sull’Abetone, un uomo da fughe impossibili e ciclismo d’altri tempi.
In casa Lotto Nl-Jumbo si vuole continuare stupire dopo l’epopea Kruiswjik al Giro e proseguire in quel processo di maturazione dei talenti olandesi che sembravano persi irrimediabilmente nell’anonimato. E allora non si poteva lasciare a casa l’outsider delle volate, Dylan Groenewegen: questo talento purissimo del ‘93 parte con grande convinzione nei suoi mezzi, forte del fresco titolo di campione nazionale e della vittoria su Bouhanni nella Volta Valenciana a Febbraio.

L’italiano di maggiore prospettiva è proprio lui, Diego Rosa

cyclingnews.com
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Tra gli italiani ci auguriamo che potrà mettere in luce il suo talento Diego Rosa, che ormai non ha bisogno di presentazioni e che merita assolutamente di calcare per la prima volta questi palcoscenici.

Tra i big infine, c’è un vecchio fuoriclasse che non vince una corsa da quasi un anno e viene dato per finito: Joaquim Rodriguez. Ma chi si aspetta un Purito anonimo è fuori strada, nonostante la pessima prima parte di stagione. La classe e l’orgoglio non mancano, la grande voglia di riscattare gli ultimi due Tour compromessi troppo presto anche. E il secondo posto della Vuelta 2015 è lì a dirci che il catalano potrebbe essere la grande sorpresa dei primi posti della generale.

Articolo a cura di Daniele Gastaldi

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