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Parigi-Nizza, Greipel: ” Ero arrabbiato”

10 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il tedesco commenta la sua vittoria

Il Gorilla è tornato. Dopo le occasioni perse nelle prime tappe, Andrè Greipel vince allo sprint la frazione più lunga della Parigi-Nizza, 200 km con arrivo a Bourg-de-Peage. Il 34enne tedesco della Lotto Soudal conquista la seconda tappa in carriera alla Parigi-Nizza e lancia un segnale di forza agli avversari,  come Kittel e Coquard, i grandi sconfitti di giornata autori di una volata incolore. Il successo è il miglior antidoto contro la frustrazione degli ultimi giorni: “Naturalmente ero molto deluso martedì quando sono arrivato settimo. Ho commesso un errore e sono rimasto veramente arrabbiato con me stesso. Sono molto contento di questa vittoria”.

 

Impressione

Greipel si conferma tra i tre velocisti più forti del mondo. La sua potenza è ancora impressionante e nei Grandi Giri si potrà assistere a sfide spettacolari. Questa vittoria così netta la voleva a tutti i costi: “Il grande obiettivo era vincere una tappa in questa corsa, contro alcuni dei velocisti migliori al mondo. Demare sta correndo in modo veramente impressionante in questo momento e sono contento di averlo potuto battere. Oggi volevamo fare meglio e così è stato. Fortunatamente con l’aiuto della squadra sono riuscito a prendere una buona posizione per lo sprint. Il finale era un po’ in salita e si adattava bene a me”.

Sacrificio

Greipel ha dimostrato spesso di non risparmiarsi mai per i compagni, sapendo vestire alla perfezione i panni di gregario. Con l’animo alleggerito dalla vittoria, è pronto a farlo anche nei prossimi tre giorni decisivi della corsa: “Farò del mio meglio per sostenere Tony Gallopin quando posso. Sabato sarà una lotta uomo contro uomo e lui è veramente bravo, penso possa vincere questa Parigi-Nizza”.

 

Tirreno-Adriatico, Thomas:”Volevo attaccare”

10 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

skysports.com

Il gallese commenta la vittoria

Arriva la vittoria scaccia tensione per il team Sky. Geraint Thomas vince la seconda tappa della Tirreno-Adriatico con una splendida azione conclusa in solitaria, dopo una fuga a 4 sullo strappo decisivo di Pomarance a 5 km dal traguardo. Il 30enne gallese, mentre Stybar, Quintana e Caruso si guardano, saluta la compagnia e centra la prima vittoria in carriera nella Corsa dei Due Mari. E’ la giusta reazione dopo la cronometro disastrosa della squadra: “Ovviamente non è stata una buona giornata ieri. Oggi però mi sentivo bene e volevo solo attaccare la tappa”.

 

Voglia di riscatto

Le polemiche e le giornate storte si cancellano solo con le vittorie. E la Sky è determinata ad essere protagonista in ogni tappa: “Sappiamo che ogni giorno abbiamo la possibilità di vincere. Così abbiamo pensato di guardare giorno per giorno, andando sempre a tutto gas. Ringrazio Kwiatkwoski perchè mi ha dato libertà d’azione nel finale: mi ha detto che dovevo partire se mi sentivo bene. Quando Jungels ha attaccato l’ho seguito”.

skysports.com

La condizione e l’Italia

Il pistard di Cardiff sente che la condizione sta crescendo: “Mi sento bene in allenamento. Non correvo dal Tour Down Under quindi venendo qui ero un po’ incerto sull’avere il ritmo gara e per lottare in corsa. Ma ovviamente per vincere oggi vuol dire che sto bene! Sono decisamente sul pezzo e sono entusiasta di essere in Italia. Qui ho iniziato con la Barloworld, che ha sede in Toscana. Per questo è davvero bello essere di nuovo qui a correre”.

 

 

Tirreno-Adriatico, Caruso in azzurro: “E’un sogno”

9 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il siciliano raggiante commenta la vittoria

Questa Tirreno-Adriatico non poteva aprirsi in maniera migliore per il ciclismo italiano. La straordinaria prestazione della Bmc nella cronosquadre di Camaiore consegna la prima maglia azzurra di leader a Damiano Caruso. E’ il giusto riconoscimento per un ottimo corridore fin troppo spesso al servizio degli altri, che ha saputo concludere ottavo al Giro 2015 e nono alla Vuelta 2014.  Caruso aveva indossato la maglia bianca dei giovani per sei giorni al Giro 2012 ma qui ora è diverso, la maglia del primo in classifica ha un’importanza indescrivibile: ” E’ un sogno che si avvera, sono emozionato”.

 

Grande squadra

Il 29enne di Ragusa è in una delle migliori squadre a cronometro del mondo, con grandi specialisti. La prestazione da parte di tutti è stata al limite della perfezione: “La squadra è stata incredibile oggi. Rohan Dennis e Stefan Kung hanno fatto una differenza enorme e abbiamo mantenuto un ritmo molto molto veloce. Alla fine è stata una sorpresa per noi finire con 17 secondi di vantaggio e più veloci rispetto lo scorso anno. Quindi è incredibile”.

Sogni di gloria

Nella Bmc il capitano è Van Garderen. Caruso però ha tutte le qualità per provare a mantenere la maglia e addirittura a vincere la Corsa dei due mari. Lui per ora pensa solo a godersi il momento e si conferma grande uomo squadra: “Ora voglio godermi questa maglia e da domani vedremo cosa succede. Oggi non siamo stati a pensare cosa facessero le altre squadre. Ci siamo concentrati solo sul nostro lavoro.Volevamo vincere così siamo andati a tutto gas fino alla fine. E’ stata davvero difficile ma sapevo quanto i ragazzi potessero fare ed ero pronto a dare tutto per loro”.

Parigi-Nizza, Contador: “Ora sfrutterò le opportunità”

9 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il Pistolero commenta la crono

Alberto Contador si riscatta dopo le tappe difficili dei giorni scorsi. Solo uno straordinario Alaphilippe riesce a fare meglio di lui nella cronometro di Mont Brouilly. E’il segnale che il Pistolero non ha intenzione di mollare e lotterà fino alla fine per vincere questa Parigi-Nizza: le difficoltà del vento e dei percorsi da Classiche vengono dimenticate appena la strada sale. Non è certo impossibile recuperare in salita su Alaphilippe e Gallopin ma Contador è realista e si toglie un po’ di pressioni: ” Penso che i favoriti siano loro due, per noi la Parigi-Nizza è molto complicata”.

 

Onore al vincitore

Lo spagnolo della Trek-Segafredo si congratula con il protagonista della giornata: “Alaphilippe è stato incredibile. Io ho fatto una buona crono ma lui, specialmente nella prima parte, è andato meglio di me.E’ andato molto molto veloce soprattutto prima di raggiungere la salita. E’ un corridore di grande talento e gli faccio i miei complimenti”.

Salite

Adesso arriva il pezzo forte di questa Corsa del Sole. In particolare il Col de la Couillole sabato e il Col d’Eze nella tappa finale di domenica sono lì che aspettano di essere attaccati. Sono le salite in cui Contador può far saltare il banco, il suo terreno: ” Ora devo guardare avanti. Adesso come sempre l’importante è recuperare le forze. Io sono dietro in classifica e se ci sarà un’opportunità la coglierò”. Il Pistolero rimane criptico ma solo i problemi fisici potranno impedirgli eventualmente di provarci. Lo spettacolo nel fine settimana è assicurato.

 

 

Tirreno-Adriatico, Gaviria: “Ho solo voglia di vincere”

8 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il colombiano è carico come non mai in vista delle grandi corse

E’ uno dei più grandi talenti emergenti del ciclismo mondiale, definito da Petacchi il nuovo Sagan. Fernando Gaviria è pronto a fare il suo debutto stagionale nel WorldTour alla Tirreno-Adriatico, in cui si giocherà le volate con il suo coetaneo Caleb Ewan e il mostro sacro Cavendish. Il colombiano classe 1994 è ancora giovanissimo ma già consapevole della sua forza e affamato di successi. L’obiettivo è uno solo, come ribadito in conferenza stampa: “Per me quello principale è vincere. L’ho sempre detto che voglio vincere sempre”.

 

Condizione e problemi

La Tirreno è l’occasione più importante per capire a che punto è la forma: ” Al momento non sappiamo come sono le gambe e come si comporteranno ma speriamo di correre bene con il nostro team e di avere una bella settimana”. A lanciargli le volate non ci sarà però Max Richeze, dopo la caduta alle Strade Bianche: “Sarà complicato e ci saranno molti cambiamenti in corsa. Perchè con lui parliamo la stessa lingua, ho molta confidenza e fiducia nel suo lavoro. Spero che si riprenderà presto. Penso però che la squadra sia molto forte con il suo sostituto Iljio Keisse. E anche Boonen, che si sta godendo al massimo gli ultimi giorni di carriera,  è veramente forte”.

Milano-Sanremo

Il grande obiettivo a breve termine è la Milano-Sanremo. La Classicissima  lo ha visto incredibile protagonista l’anno scorso al debutto, quando ha sfiorato la vittoria prima di cadere a 350 metri dal traguardo: “Quello è stato un errore dopo le sette ore in bici ma mi sono comunque divertito. Quest’anno sarò un po’ più concentrato e preparato fino alla fine”. Cavendish ha speso parole al miele per lui, dicendo che l’avrebbe vinta senza quella caduta: “Capisco quello che ha detto Mark ma non c’è niente da dire e da pensare se non che la corsa è andata in questo modo e Demare ha avuto l’opportunità di vincere”.

Parigi-Nizza, big beffati: all’improvviso spunta Bennett

8 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

L’irlandese ha commentato la sua vittoria

Continuano le sorprese alla Parigi-Nizza.  L’irlandese Sam Bennett della Bora-hansgrohe ha vinto la terza tappa di 190 km con arrivo a Chalon-Sur-Saone. Ha regolato in volata i big e conquistato la prima vittoria in carriera nel WorldTour, la prima in una corsa a tappe della massima categoria anche per il nuovo team di Peter Sagan. Dopo Colbrelli, un altro outsider ha beffato gente come Kristoff, Greipel e Kittel, ai quali è rimasta soltanto la tappa di domani per tentare di salvare il bilancio fin qui deludente. Bennett dopo la gara ha rivelato: ” Inseguivo questa prima vittoria nel WorldTour da un po’ di tempo e ora provo grande sollievo”.

 

Lavoro di squadra

A testimonianza del grande affiatamento dei corridori del team, come ha fatto Sagan dopo le Strade Bianche, Bennett ha speso parole dolci per la squadra: “I ragazzi hanno fatto un lavoro impressionante. Prima Michael Kolar e Juraj Sagan mi hanno portato avanti e poi a 500 metri dalla fine Patrick Konrad è arrivato  da dietro con un sacco di velocità. Sono riuscito a saltare sulla sua ruota con lo  slancio che mi è stato dato perfettamente ai -300. Ho lanciato lo sprint a 200 metri dalla fine e sono sempre stato sicuro che avrei potuto vincere”.

Maturazione

Le brutte esperienze hanno forgiato Bennett, restituendo un corridore classe 1990 più maturo e consapevole. Dopo il Tour dell’anno scorso qualcosa in lui è cambiato: “Vincere è una grande sensazione. Ho sofferto molto l’anno scorso al Tour, dopo l’incidente che ho avuto nella prima tappa. Però ho continuato fino a Parigi e finire quel  Grande Giro penso mi abbia portato ad un altro livello”.

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