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Mondiali 2020, è ufficiale il sostegno della Regione Veneto

2 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Arrivato l’annuncio: c’è il sostegno della Regione

E’ stato annunciato ufficialmente il sostegno della Regione Veneto per la candidatura ai campionati del mondo di ciclismo del 2020. Un passo molto importante per la realizzazione del sogno, per il quale ora bisognerà attendere i mondiali di Bergen a settembre: soltanto in quei giorni l’Uci renderà nota la sua decisione e la speranza è quella di battere la temibile concorrenza di Olanda, Colombia e Australia.

Lavoro e fiducia

Il progetto prevede il coinvolgimento di tutti i capoluoghi di provincia ma il cuore della prova regina è Vicenza: partenza suggestiva da Venezia, percorso lungo la Riviera del Brenta e  circuito nei Colli Berici delle prealpi vicentine. Il gran finale è stato posto in città in via Roma, dopo la salita decisiva di Monte Berico già teatro della vittoria di Gilbert 2 anni fa al Giro. Uno dei principali fautori della candidatura e presidente del comitato promotori, l’avvocato Claudio Pasqualin, è fiducioso: “Sicuramente le altre candidature sono valide e serie ma noi puntiamo su un percorso invidiabile sia tecnicamente che dal punto di vista artistico. E’ stato disegnato con l’obiettivo di regalare emozioni forti sia al pubblico che ai corridori. Ora siamo nella fase più delicata e cruciale, in cui stiamo facendo il lavoro più duro: come il gregario che si prende il vento in faccia a tanti chilometri dal traguardo”.

 

Grande supporto

Senza il sostegno decisivo della Regione il progetto non sarebbe andato avanti, come spiega Pasqualin: “Il supporto della Regione, della Giunta e del presidente Zaia non è mai mancato fin dall’inizio. Ora però tutto il progetto è stato formalizzato e sottoscritto con la delibera della Giunta e questo ci dà ulteriore slancio”.

 

 

 

Contador, Giro 2018: “Probabilmente tornerò”

1 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Dopo l’Abu Dhabi Tour il Pistolero annuncia il suo possibile ritorno

Dopo la fine dell’Abu Dhabi Tour Alberto Contador ha rivelato a Cyclingnews che molto probabilmente tornerà a correre il Giro d’Italia nel 2018. Il 34enne di Madrid, che quest’anno si concentrerà sul Tour, conferma l’amore e il rispetto che in questi anni ha mostrato verso la Corsa Rosa: ” Non so se questo sarà il mio ultimo Tour. Ma so che ci sono tante altre corse oltre al Tour e che il Tour è solo un’altra corsa. Il fatto che sia  la più importante per sponsor e media non significa che sia l’unica che mi piaccia. E’ abbastanza probabile che farò il Giro 2018″.

Modo di correre

L’intervista è stata anche l’occasione per rivendicare la bontà delle sue tattiche in corsa: è uno dei pochi rimasti nel panorama mondiale capaci di dare spazio alla fantasia e all’istinto con azioni da ciclismo del passato. E forse a Contador ormai piace più essere il gladiatore che conquista la folla che la semplice vittoria: ” Ovviamente sono un professionista e contano i risultati ma l’autenticità e il correre con stile sono più importanti di vincere. La gente si ricorda meglio e dà più valore ad un’azione coraggiosa o a un’attacco da lontano piuttosto che a un trofeo in bacheca vinto senza emozionare”.

Nuova squadra per il Tour

Ha lasciato dopo 5 anni la Tinkoff ( prima Saxo-Bank) e ora è pronto ad andare all’assalto del suo terzo Tour de France con la Trek-Segafredo, squadra con importante sponsor italiano e con Mollema e il nuovo acquisto Pantano pronti ad aiutarlo. Se qualcuno aveva dubbi sull’ambientamento lui li ha smentiti subito: “E’ incredibile che siamo a febbraio e sembra che siamo compagni di squadra da anni. C’è un bellissimo rapporto tra i corridori e io mi sento più rilassato. Se pensassi di non avere una chance di vincere il Tour non sarei alla partenza”.

Bahrain-Merida, Nibali capitano alle Strade Bianche

28 Febbraio, 2017 da NotizieCiclismo.it

Ufficiali gli 8 che saranno al via sabato: c’è anche Visconti

Alle Strade Bianche quest’anno il gioco si fa sempre più serio: inserita nel WorldTour, è una corsa talmente bella e amata che sembra già avere il fascino delle grandi Classiche e tutti la vogliono vincere.  Il team Bahrain-Merida ha presentato la squadra che darà l’assalto allo sterrato sabato 4 marzo: Nibali capitano con Visconti in appoggio. I due proveranno a regalare un’altra vittoria all’Italia, che in dieci edizioni ha vinto solo nel 2013 con Moreno Moser.

Le scelte

Alla partenza da Siena, a supporto di Nibali e Visconti, ci saranno Manuele Boaro, Ondrej Cink, Ivan Garcia Cortina, Domen Novak, David Per e Kanstantin Siustou. Il direttore sportivo Alberto Volpi ha spiegato: “Sono sicuro che abbiamo una squadra eccellente, con alcuni di questi ragazzi molto ben adatti al percorso difficoltoso e particolare. Il nostro obiettivo è quello di avere più uomini nel finale per aiutare il nostro capitano Nibali”.

Come la Roubaix

Dopo aver incantato sul pavè, Nibali è convinto di poter dire la sua anche nella campagna toscana, dove il percorso lascia spazio alla fantasia: “E’ una gara che mi piace molto. Sembra una classica del Nord Europa con molte opportunità di attaccare. E’una gara molto dura ma allo stesso tempo affascinante”. Gli fa eco il bielorusso Siutsou, che apprezza il carattere estremo della corsa: “E’ una Parigi-Roubaix in Toscana. Sei sempre al limite, è una gara per vedere chi resiste di più.  Mi piace, l’unico problema potrebbe essere la pioggia che rende le strade sterrate pericolose”.

Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Trentin: “Non sono ancora un corridore top”

27 Febbraio, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il sogno del trentino è sfumato contro un Sagan troppo forte

Matteo Trentin non è riuscito a spezzare la maledizione della Kuurne, che in 69 edizioni non ha mai visto vincere un italiano. Il 27enne della Quick-Step Floors, complice la mancata partenza di Boonen, ha avuto carta bianca e non ha certo deluso le aspettative. Si è inserito nella fuga giusta e ha corso da vero capitano nella speranza di conquistare la seconda classica prestigiosa in carriera, dopo la Parigi-Tours vinta nel 2015. Il sogno si è infranto quando ha tentato di anticipare tutti nello sprint ristretto: un anticipo forse esagerato, nel tentativo di sorprendere Sagan che sarebbe stato superiore negli ultimi 300 metri:  “Volevo vincere ma oggi Sagan era il più forte, questo lo sapevano tutti”. Alla fine si è dovuto accontentare della quinta piazza.

Effetto sorpresa

Trentin ha difeso la sua scelta, senza rammarico: “Ho provato a partire facendo una mossa che nessuno si aspettava. Sfortunatamente non ha funzionato però alla fine di questo week-end posso dire che sono soddisfatto della mia condizione. E’ il primo anno che ho fatto due giorni di fila Omloop e Kuurne.” Il bicchiere è mezzo pieno, nonostante l’amaro piazzamento che segue il quarto posto del Laigueglia: “Quello che ho fatto mi rende orgoglioso delle tante ore di lavoro durante l’inverno e mi dà rinnovata fiducia per il futuro”.

Consapevolezza

L’obiettivo ora è arrivare al top per l’inizio di aprile: “So che sto bene ma questo non vuol dire nulla. Sicuramente voglio migliorare ancora dopo la Tirreno e vedremo come sarà la condizione. Per il momento sono contento ma non sono al 100%”.
Trentin si farà trovare pronto per aiutare Boonen nella Roubaix ma anche per ritagliarsi il suo spazio sul pavè, perchè ha dimostrato di meritarlo. Senza troppi voli pindarici e con grande umiltà: “Probabilmente sono ancora un passo indietro dall’essere veramente un corridore top. Sto lavorando duramente con grande concentrazione e spero un giorno di diventarlo”.

Sagan e la vendetta di Kuurne: “Posso migliorare ancora”

27 Febbraio, 2017 da NotizieCiclismo.it

Lo slovacco dimentica subito la Omloop Het-Neuwsblad e regala il primo successo al suo nuovo team

Il messaggio di Peter Sagan a Van Avermaet e agli altri avversari è chiaro: io ci sono e non ho intenzione di mollare niente. La vittoria della 69 ª Kuurne-Bruxelles-Kuurne è un’immediata rivincita sul campione olimpico, la dolce vendetta dopo la delusione di sabato. Lo sprint a ranghi ridotti gli regala la 90° vittoria in carriera, la prima della BORA-hansgrohe come squadra WorldTour: “Sono contento di questa vittoria, per me e per la squadra. Oggi mi sentivo bene”.

Lavoro di squadra

Il bicampione del mondo si è inserito nella fuga giusta, azzeccando la tattica contro una Bmc che  si è addormentata perdendo l’attimo. Lo slovacco ha ringraziato per prima cosa i suoi compagni, da grande capitano che vuole costruire subito il giusto feeling: “ Ringrazio il team perché hanno fatto un buon lavoro sul Kwaremont. Tutta la squadra ha tirato per me. Sono molto contento dei ragazzi perché hanno lavorato bene anche quando io ero in fuga.”

Il penta-sprint

Accusato spesso di gestirsi male e di fare mosse avventate, Sagan questa volta ha avuto la pazienza giusta, controllando il gruppetto: “E’ stato uno sprint un po’ lento. Trentin ha attaccato presto e sono andato a prenderlo. Abbiamo poi rallentato molto ai 500 metri. Allora ho pensato che partendo dai 250 avrei avuto la giusta spinta.”  Ed è andata bene.

La condizione

Le sfide sono appena iniziate, questo è stato soltanto un buon antipasto prima delle grandi classiche: “Posso ancora migliorare e crescere di condizione. Gli obiettivi sono Strade Bianche, Tirreno e classiche. Sono felice di aver scelto queste corse”.

Peter Sagan, il Re del ciclomercato!

1 Agosto, 2016 da NotizieCiclismo.it

E’ ufficiale, Peter Sagan ha firmato un contratto triennale con la Bora-Hansgrohe.

Le cifre non sono state rese ancora pubbliche, ma si parla di un contratto superiore ai 5 milioni d’euro/anno.

Una cifra record per un corridore che oltre ad essere campione del mondo in carica, continua a stupire per la sua costanza e chiara superiorità nei confronti degli altri corridori.

Assieme al re del ciclomercato si muoveranno anche il fratello maggiore Juraj, Erik Baska e Michael Kolar, entrambi slovacchi, così come il fedelissimo polacco Maciej Bodnar.

ilgiornale.it
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Un team quello del Bora-Hansgrohe, che punta forte al World Tour.

Il manager Ralph Denk : “È un grande onore accogliere nel nostro team uno dei ciclisti più popolari della nostra epoca” e continua “La combinazione di due grandi partner e la reputazione acquisita dalla squadra sono gli elementi che hanno convinto Peter a optare per noi”.

Si chiude quindi così il primo (e anche il più grosso) colpo di questa estate che dovrà continuare a dare grandi emozioni in ambito ciclomercato!

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