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Milano-Sanremo, le pagelle: lo spettacolo non è mancato

20 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

La Milano-Sanremo continua a non deludere le aspettative, Sagan fa il fenomeno ma non va oltre il secondo posto

Come accade spesso nel ciclismo, non ha vinto il più forte ma ha vinto un corridore astuto, furbo e sicuramente prestante: Michal Kwiatkowski.
Non parliamo di uno sprovveduto, Michal Kwiatkowski ex campione del mondo ha saputo approfittare della “forse troppa” voglia di spettacolo di Peter Sagan per portare a casa il titolo.
Non è la prima volta che Peter Sagan delizia il pubblico con le sue lunghe volate, ed il fatto che tutti noi ne abbiamo memoria significa tanto. Un corridore che riesce ad essere ricordato non per la vittoria, è un corridore che ha fatto davvero belle cose, e Peter è sicuramente tra questi.

Ora bando alle ciance e #usciamo qualche numero

Michal Kwiatkowski: Voto 10. Sì, perchè non si può dare meno di 10 a chi riesce a battere un mostro come Peter. Agile, furbo e sicuramente in ottima forma ha meritato di vincere.
Peter Sagan: Voto 10-. Non ce la sentiamo di mettere un voto inferiore al 10 a questo ragazzo. Eravamo in disaccordo sul voto, indecisi tra il 9 ed il 10 ma l’intervista del dopo gara ha tolto ogni dubbio. Il ciclismo ha bisogno di personaggi come lui.
Alaphilippe: Voto 9. Arrivare in volata con gli altri 2 non è cosa da poco. Se poi parliamo di un ragazzo francese che ha margini di miglioramento allora la cosa fa ben sperare. Bravo!
Boonen: Voto 8. Una sola parola, teamwork.
Viviani: Voto 7,5. Capitano Sky, perfetto fino a metà Poggio, poi lascia il testimone al vincitore.
Colbrelli: Voto 7. Ha le potenzialità per portarsela a casa questa corsa. Arrivato poco dietro i fantastici 3. Lo diciamo già da adesso, per noi la prossima #msr può essere sua.

Milano-Sanremo, Cavendish: “So ancora come si corre”

17 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il britannico parla alla vigilia della Classicissima e non vuole fare la comparsa

 

La Milano-Sanremo è la Classica della speranza e delle infinite possibilità. Mark Cavendish l’ha vinta nel 2009 e in questa edizione non è più l’uomo di punta: nella Dimension-Data dovrà condividere i galloni di capitano con Boasson-Hagen. Il pistard britannico però ha una voglia di vincere quasi insana e non farà una scampagnata in terra ligure, come ribadito a Cyclingnews: “Non sono ancora al top della forma ma so ancora come si corre. C’è sempre una possibilità di vincere la Milano-Sanremo, non si può mai sapere”.

 

 Il britannico non sarà capitano ma mina vagante allo sprint

Cavendish sarà l’alternativa di Boasson-Hagen nel caso ci fosse uno sprint puro. Se si trovasse in quelle condizioni sarebbe di certo tra i favoriti. Il problema però sarà resistere sul Poggio e contenere gli attacchi: “Non sono l’opzione A per la squadra e non sono in grande forma ma conosco il percorso e come si svolge la gara. E questo aiuta sempre. La Sanremo è la corsa più facile da finire ma la più difficile da vincere. Non si sa mai come andrà.

La frecciata a Sagan e la fiducia nel suo erede Gaviria

Anche Cavendish punzecchia Peter Sagan E’ lui l’uomo temuto da tutti e sul quale si cerca di mettere pressione: “Sagan mi ha detto che a lui non piace molto la Sanremo perchè non si sa mai come sarà decisa. A me invece piace proprio per questo”. Come spritner e pistard però. il mannese punta sul suo erede Fernando Gaviria: “Penso che vincerà Gaviria. Io scommetto su di lui. Avrebbe potuto vincere l’anno scorso e credo che questa volta lo farà”.

Milano-Sanremo, Boonen: “Dobbiamo isolare Sagan”

16 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il belga è pronto per la Sanremo e lancia la sfida a Sagan

Inizia l’attesa febbrile per la Milano-Sanremo. Tutti sognano di vincere la Classicissima, la corsa del WorldTour forse più aperta ad ogni pronostico. Per Tom Boonen questa sarà l’ultima Sanremo perchè si ritirerà fra poche settimane dopo l’ultimo assalto alla Roubaix. Che la Quickstep -Floors lo lascerà correre libero è abbastanza improbabile: molto più facilmente si vedrà un Boonen al servizio di Gaviria e Alaphilippe. Il belga la Sanremo non l’ha mai vinta e ha ottenuto solo due podi in 12 partecipazioni ma anche lui non resiste al suo fascino, come rivela a Cyclingnews: “Tante persone dicono che corro la Sanremo perchè devo ma in verità a me piace. E’ una corsa speciale, dopo sette ore in bici si decide tutto in pochi secondi”.

 

Per Boonen c’è solo un uomo da battere e si chiama Peter Sagan

Troppe volte la Quickstep non ha sfruttato nel modo giusto le tante punte di diamante per vincere le Classiche. Adesso bisognerà per forza azzeccare la strategia vincente perchè il nemico numero uno da battere si chiama Sagan e Boonen carica la Quickstep: “Dobbiamo trovare un un piano per sconfiggerlo. Tutti sono battibili nelle corse in bici. Per fortuna non sempre vince il migliore. La corsa sarà aperta perchè Sagan è il più forte ma non ha la squadra migliore. Il finale inizierà un po’ prima, tutti cercheranno di isolarlo e avremo la stessa tattica: cercare di sbarazzarci di lui”.

 

L’esperienza di Tom per condurre allo sprint Gaviria dopo il Poggio

L’obiettivo di Tommeke sarà essere davanti nel finale e aiutare Gaviria, con l’esperienza del veterano al servizio del più giovane: “Spero di essere nelle prime 15 posizioni in cima al Poggio, dove tutti vorrebbero essere. Poi vedrò se riuscirò a mettere Fernando nella giusta posizione. La Sanremo non è una corsa difficile perchè bisogna salire il Poggio più velocemente possibile e poi si sprinta. Però dobbiamo essere pronti perchè accade sempre qualcosa che non ti aspetti”. E’ proprio questo il fascino, caro Tom.

 

 

Tirreno-Adriatico, Dennis: “Non è stato facile”

15 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

L’australiano commenta la vittoria nella cronometro finale della Tirreno

I tre secondi che lo hanno separato da Jos Van Emden Rohan Dennis  li sta sognando ancora adesso. L’australiano della Bmc ha colto la sua prima vittoria nella Tirreno-Adriatico a San Benedetto del Tronto, dopo una cronometro al cardiopalma. I soli 10 km della prova e i tanti specialisti al via hanno reso la vittoria bellissima e prestigiosa ma anche maledettamente difficile: “E’ stato complicato. La vittoria di oggi dimostra che la fiducia dei ragazzi in me valeva la pena”.

 

La soddisfazione di squadra e il piano gara

La Bmc è tornata a sorridere grazie a lui dopo la vittoria nella cronosquadre e i primi giorni in maglia Azzurra: “E’ stata una settimana molto buona per me e la squadra. Sono davvero felice perchè il lavoro che abbiamo fatto è stato incredibile”. Il successo è risultato più difficile del previsto e non affatto scontato come pensavano tutti: “Sono uscito fuori alla distanza, a metà percorso. Ho cercato di attenermi ad un piano che avevamo studiato per cercare di alzare il ritmo nella seconda parte. Ho provato a dividere la cronometro in piccoli pezzi, pensando a quando potevo gestirmi e quando no. Ma poi sulla strada  si è rivelato un percorso difficile, in particolare con il vento contrario”.

La consapevolezza di poter diventare qualcos’altro come Wiggins

Rohan Dennis ha le qualità per impensierire Tony Martin e diventare il migliore al mondo nelle cronometro. Il 26enne di Adelaide però si è reso conto di andare bene in salita e pensa anche alle corse a tappe ricalcando il percorso che ha fatto Wiggins, come ha dichiarato a Cyclingnews: “Per me questa Tirreno è stato un grande passo avanti per diventare un corridore da Grandi Giri. Onestamente non pensavo che sarei venuto qui ad ottenere il secondo posto della generale. Penso di avere spazio per migliorare in montagna ma devo stare attento a non avere il picco di forma prima del Giro. Questo è quello che temo di più ora”.

Tirreno-Adriatico, Quintana: “Sono orgoglioso”

15 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il colombiano commenta la vittoria della Tirreno e pensa al Giro

Nairo Quintana vince la Tirreno-Adriatico difendendosi a cronometro da Rohan Dennis e diventa per la seconda volta il Re dei Due Mari dopo il 2015. Il colombiano conquista la quindicesima vittoria di una corsa a tappe Uci e rinnova il suo amore per la corsa: “Sono molto contento per questo trionfo. Vincere la Tirreno è sempre un orgoglio perchè è una corsa molto bella, mi piace veramente”.

 

L’importanza per il team e la gestione della cronometro

Il Condor regala un’altra vittoria ad Unzue e rende orgogliosa la Movistar per aver creduto in lui: “E’ una vittoria importante per tutto il team. La Movistar mi ha sempre supportato e mi ha mantenuto forte e in testa fino all’ultimo giorno. Sapevo che dovevo fare una cronometro veloce, senza avere molta confidenza, con tanti specialisti dietro di me. Alla fine sono riuscito a mantenere una certa distanza grazie ai secondi di vantaggio.  Vedendo tutti i rivali che ho affrontato qui è una vittoria di grande prestigio e la dedico alla squadra e a tutti quelli che mi seguono”.

La Tirreno-Adriatico ottima prova generale in vista del Giro

Quintana lancia la sfida per il Giro numero 100. I segnali sono positivi anche se molti dubitano che andrà al Giro per vincere e non credono al suo tentativo di doppietta Giro-Tour. Lui non si scompone, è convinto dei suoi obiettivi e sa che deve ancora migliorare. La Tirreno è stata il primo passo importante per la crescita: “Sappiamo tutti che l’organizzazione della Tirreno è la stessa del Giro d’Italia e che prepara gli arrivi di tappa come quelli che poi si possono trovare a maggio. Quindi partecipare non è importante solo per la vittoria: è un modo per preparare il primo grande obiettivo che ci siamo posti quest’anno. Per il Giro non sono ancora al 100% e devo ancora prepararmi bene: il livello nel nostro sport ogni anno è sempre più alto. Ora Andrò a casa a recuperare e allenarmi”.

 

 

Tirreno-Adriatico, Stuyven: “Una buona giornata”

14 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il belga commenta il terzo posto in vista della Milano-Sanremo

 

La tappa di ieri ha mostrato non solo un ritrovato Gaviria ma anche un redivivo Jasper Stuyven, terzo allo sprint. Il possibile erede di Tom Boonen, che sogna di vincere più volte Fiandre e Roubaix, potrebbe rivelarsi un cliente pericoloso per tutti alla Milano-Sanremo. D’altra parte, nelle interviste di febbraio, il belga della Trek Segafredo ha ribadito il suo obiettivo di essere presente nei finali delle Classiche per provare a lasciare il segno. Le sensazioni a Civitanova Marche sono tornate buone: ” E’ andata bene oggi, mi è piaciuto il finale. La crono è un bel modo di finire la settimana”.

La Trek ha fatto le prove per la Sanremo e saranno in tre a giocarsela

In squadra ci sono anche  Degenkolb e Felline e Stuyven sa che di fronte ad un vincitore della Sanremo sarebbe da folli pretendere i gradi di capitano. Per la Classicissima la speranza è quella che tutti e tre vengano lasciati liberi di giocarsi le proprie carte in maniera coordinata, anche perchè il tedesco post incidente non è ancora tornato quello di prima. Ieri intanto il team si è comportato benissimo, facendo le prove generali: “Noi sapevamo che dovevamo essere davanti quando siamo passati sul traguardo per la prima volta. Sapevamo che Irizar e Coledan  erano i ragazzi giusti per permetterci questo perchè poi loro sarebbero andati in difficoltà sulla salita. Li abbiamo usati in quel momento ed è stato perfetto”.

Manca qualcosa nella velocità ma c’è la forza per andarsene nei momenti chiave

Stuyven ha cercato di finalizzare al meglio il lavoro di squadra ma si è dovuto inchinare nello sprint alla maggior velocità di Sagan e Gaviria. Le risposte sugli strappi  però sono state molto buone: “De Kort ancora una volta mi ha tenuto davanti in vista della salita e ho seguito Sagan e Gaviria quando hanno allungato. La salita è stata perfetta e mi piace un finale così: tortuoso e con la strada che sale un po’ per stancare i velocisti. Quando il gruppo è tornato sono stato  in grado di tenere una buona posizione ed ero dietro le ruote giuste ma non avrei mai potuto superarli”.

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