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Kwiatkwoski, bis inatteso alle Strade Bianche

4 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il polacco della sky si conferma grande nelle corse di un giorno

Se fosse un film, il titolo giusto sarebbe ” Kwiatkowski: il ritorno”. Lì dove aveva già vinto e si era fatto conoscere dal grande pubblico nel 2014, il polacco della Sky fa il bis e conquista in solitaria l’11esima edizione delle Strade Bianche. Per il campione del mondo del 2014 è un’ulteriore conferma delle sue infinite doti nelle corse di un giorno: gli ultimi due anni non sono stati eccezionali ma ha pur sempre vinto un Amstel Gold Race e l’E3 Harelbeke.

 

Vento e pioggia

La corsa è subito spettacolare, interpretata in maniera splendida da tutti i corridori. Una Strade Bianche al limite della tregenda, condizionata dal vento fortissimo e dalla pioggia, mai troppa intensa,  che rende però i tratti di sterrato viscidi e insidiosi. Quando le ruote incontrano le pietroline sembra di correre sul ghiaccio. Per questo ai 7o km dall’arrivo la corsa esplode. Maxi caduta sullo sterrato, il gruppo si spezza e c’è il primo colpo di scena: anche Sagan finisce a terra senza gravi conseguenze ma decide di ritirarsi perchè stava già male in mattinata. Tra il campione del mondo e le corse italiane ultimamente c’è veramente poco feeling.

 

Non c’è spazio per la noia

Dopo Sagan finiscono fuori dai giochi altri due attesi protagonisti che erano riusciti a rimanere nel primo gruppo: Nibali rompe il cambio e Aru si perde nelle retrovie. Anche Boasson Hagen sembra compromesso ma con un recupero incredibile riacciuffa il treno dei migliori. Tra gli sterrati di Monte Sante Marie e Montaperti la corsa entra nel vivo e i favoriti danno vita ad una battaglia spettacolare. Stybar sembra il re delle crete senesi: continui forcing ed espressioni facciali da assoluto padrone. Il ceco però non riesce mai a fare il vuoto e spreca tante energie. Fanno così anche Van Avermaet e Wellens, che continuano a scattarsi in faccia nella loro personale guerra civile, con il secondo che si esalta nella pioggia e si conferma un corridore dalle incredibili potenzialità. Tutto bello e duelli emozionanti: peccato che per l’arida economia di corsa, a 20 km dall’arrivo l’unico risultato concreto  è la fuga ripresa, in cui era presente un garibaldino Thibaut Pinot.

Numero d’alta scuola decisivo

Con i tre tenori c’è sempre Dumoulin, meno brillante e arrancante, e soprattutto Kwiatkowski. Il polacco li frega tutti come a Ponferrada, partendo a sorpresa in un tratto d’asfalto quasi insignificante rispetto al resto  della corsa: si rivela una tattica perfetta e magistrale, poco dopo che Wellens si era prosciugato tentando la fuga su un breve poggio asfaltato. Stybar,Van Avermaet e Wellens si affannano a rincorrerlo ma il polacco ne ha di più,resiste, non perde niente e viene incoronato in solitaria  dal pubblico sul traguardo di Piazza del Campo, dopo aver gestito sullo strappo finale di Santa Caterina. Lui mette nel palmares un’altra Classica WorldTour che ormai sembra una Monumento. Stybar, sicuro di sè per essersi liberato di Cancellara in una delle corse a lui più congeniali, ne trova un altro che gli anticipa il bis. Van Avermaet si deve accontentare del secondo posto ma l’amaro in bocca resta per l’ennesima occasione sprecata: dopo Kuurne la Bmc dorme ancora e sul pavè bisognerà dare di più. Infine c’è Wellens: chiunque mastichi un po’di ciclismo è estasiato dalle grandi qualità e dal modo di correre di questo ragazzo. Nella speranza che continui a far divertire, resta ancora da sciogliere il nodo risultati: riuscirà a vincere nelle corse di un giorno? Vedremo, la maturità cresce ma per ora è a secco.

Innsbruck 2018, ufficiali le regioni di partenza

4 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Rassegna iridata nel cuore delle Alpi

Sono state svelate ufficialmente, con la presenza delle rispettive istituzioni, le regioni di partenza delle 12 gare del Campionato del mondo di Innsbruck 2018: saranno Otztal, Hall-Wattens, Alpbachtal e Kufstein. Tutti i percorsi porteranno a Innsbruck. La prova regina della rassegna iridata, che si correrà nel Land del Tirolo, si candida ad essere la più dura di sempre, superando con  quasi 5000 metri di dislivello Duitama 1995 e Sallanches 1980. Il governatore regionale Gunther Platter è soddisfatto: “Continuiamo a sviluppare la nostra reputazione come destinazione numero uno per lo sport e il turismo nelle Alpi, anche in estate”.

 

Prove a cronometro e territorio

Le prove sono pensate per valorizzare al meglio il territorio, come sottolinea il vicesindaco di Innsbruck: “I mondiali sono una grande opportunità per l’economia e il turismo locale. Innsbruck è il luogo ideale, una città appassionata di sport”. Il mondiale si aprirà il 23 settembre con la cronometro a squadre: quella maschile inizierà vicino al parco avventura Area 47 nella valle Otztal e si snoderà per 60 km fino a Innsbruck. La cronometro individuale femminile Elite partirà dal museo Swaroski Crystal Worlds nella regione di Hall-Wattens e attraverserà la bella cornice naturale della valle dell’Inn e le Alpi di Tux. La prova contro il tempo individuale maschile Elite prenderà il via dalla città di Rattenberg, nella valle del Seenland Alpbachtal. Questa regione è famosa per i suoi paesaggi mozzafiato e il buon cibo. Markus Kofler, capo dell’Alpbachtal Seenland Tourismus, è sicuro: ” I mondiali sono una grande occasione per rafforzare le infrastrutture e le attrazioni per ciclisti e appassionati di mountain bike”.

Gara su strada

Per l’Austria sarà la terza volta come ospitante della rassegna iridata, dopo Villach 1987 e l’edizione più recente di Salisburgo 2006, quando vinse Bettini. La gara su strada degli uomini Elite partirà da Kufstein. I preparativi sono ancora in corso e l’Uci svelerà gli interi percorsi solo nei mesi prossimi. Grazie ad autorevoli anticipazioni e alla conformazione del territorio, si può dire che quasi sicuramente sarà un mondiale molto duro, per scalatori. Il punto più temuto dovrebbe essere la salita di Patsch, 8 km di lunghezza e 5,7% di pendenza media, ai -13 km dall’arrivo. Non resta che attendere per scoprirlo.

 

 

 

Movistar, Valverde salta la Parigi-Nizza

3 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Bennati out dalle Strade Bianche

La Parigi-Nizza perde alla vigilia un protagonista importante:”Mi spiace confermare che non potrò essere alla Parigi-Nizza per malattia. Devo recuperare e preparare i prossimi impegni. Buona fortuna”. Con queste parole, attraverso il suo tweet ufficiale, Alejandro Valverde ha annunciato che non potrà prendere il via alla Parigi-Nizza domenica. L’Embatido è bloccato da un virus causato dall’attacco febbrile  contratto nelle scorse ore e sarà sostituito dallo scalatore basco Victor de la Parte.

 

Altre defezioni

In casa Movistar l’intoppo nella preparazione primaverile di Valverde cambierà le strategie in corsa: quasi sicuramente i galloni di capitano saranno divisi  tra Winner Anacona e Gorka Izaguirre. Ma non c’è solo la grana Valverde: anche Daniele Bennati sta male e ha dato forfait per le Strade Bianche. Mancherà dunque un uomo d’esperienza fondamentale nelle classiche nonostante il percorso in questo caso non adatto a lui: al suo posto ci sarà Josè Joaquin Rojas, il campione nazionale spagnolo che torna sei mesi dopo l’incidente alla Vuelta. La speranza è che Bennati possa riprendersi bene per la Gand-Wevelgem e le altre Classiche del Nord.

Quintana in Toscana

La Movistar ha anche annunciato ufficialmente che Nairo Quintana correrà il Gp Industria e Artigianato domenica,  in provincia di Pistoia. Insieme al colombiano ci saranno, tra gli altri, lo stesso Rojas, Carlos Barbero e Carlos Betancur. Il team che sarà in azione a Larciano è eccellente per preparare al meglio l’incombente Tirreno-Adriatico e va ad impreziosire la corsa nostrana che, seppur oscurata dalla Parigi-Nizza, quest’anno promette più che mai spettacolo.

 

 

 

Parigi-Nizza, Bardet: “Ora si fa sul serio”

3 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Il francese è pronto per le grandi corse in Europa

Cresce l’attesa per la Parigi-Nizza 2017, che prenderà il via domenica. Romain Bardet non ha ancora vinto nessuna corsa a tappe di rilievo ma dopo il secondo posto del Tour 2016  ha voglia di dimostrare la sua crescita. L’occasione giusta per il 26enne dell’Ag2r potrebbe essere proprio la “Corsa del Sole” e lui non sta nella pelle, come ha dichiarato a Cyclingnews e Equipe: “Non vedo l’ora che comincino le sfide serie in Europa”.

Buone sensazioni

Per conquistare la generale  dovrà vedersela con avversari del calibro di Contador, Valverde, Kruijswijk, Sergio Henao, Porte, gli Izaguirre e Daniel Martin.  Il parterre sembra a tutti gli effetti un anticipo del Tour ma a preoccupare Bardet è ben altro: ” Il problema saranno le condizioni meteo che potrebbero influenzare un percorso già difficile. La Parigi-Nizza è sempre una questione di meteo”. La forma però migliora ogni giorno che passa e con lei la fiducia: “Ho trascorso un buon momento in Medio-Oriente e ho realizzato il mio obiettivo di trovare ritmo. Sono felice, questo mi ha dato una buona base. Ho la sensazione di stare sempre meglio ogni giorno”.

Speranze di vittoria

Il corridore della Savoia si è dimostrato più volte un abile vincitore di tappe. E uno degli obiettivi è proprio quello di vincere la prima in carriera alla Parigi-Nizza: “In particolare quella con il Col de la Couillole. L’ho scalato due settimane fa in allenamento ed è molto difficile per il mese di marzo, se dovesse esserci maltempo”. Conscio della maturità acquisita e dei miglioramenti evidenti degli ultimi anni, Bardet promette battaglia: “Andiamo per ottenere il miglior risultato possibile”.

Ciclismo, nascono le Hammer Series

2 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

A giugno nuovo format per rivoluzionare il ciclismo

Il ciclismo professionistico guarda a nuovi orizzonti e Velon e Infront lanciano le Hammer Series, gare con format innovativo pensate per modernizzare e aumentare lo spettacolo. Le Hammer Series si disputeranno per la prima volta nel Limburgo olandese, dall’ 1 al 4 giugno.

Le corse

La prima sarà una gara con sprint a punti ad ogni giro, su un percorso di 10 km totalmente in piano. Il formato simile al ciclismo su pista verrà riproposto anche il secondo giorno per gli scalatori, con l’arrivo posizionato in salita e un circuito più duro. Il gran finale prevede una cronosquadre ad inseguimento di 50km, con l’ordine di partenza in base alla classifica a squadre delle gare precedenti.

I team

Il manager della Quickstep Patrick Lefevere è, tra i componenti di Velon, uno dei maggiori sostenitori di questo progetto: “Il ciclismo ha bisogno di sperimentare nuovi format per attirare i più giovani. Queste gare sono un passo importante verso questa direzione, anche per avere nuove opportunità commerciali”. Non sarà facile però attirare da subito i grandi corridori:a giugno ci si prepara per il Tour, ci sono i campionati nazionali e la collocazione subito dopo il Giro d’Italia e in contemporanea con il Delfinato non è delle più invitanti. Già 15 squadre hanno però confermato la loro presenza: per le WorldTour  ci saranno Bahrain-Merida, BMC, Cannondale-Drapac, Quick-Step Floors, Lotto Soudal, Movistar, Orica-Scott, Team LottoNL-Jumbo, Team Sky, Team Sunweb, Trek-Segafredo e UAE Team Emirates. Tra le Professional c’è l’unica squadra italiana, la Nippo-Vini Fantini.

Mondiali 2020, è ufficiale il sostegno della Regione Veneto

2 Marzo, 2017 da NotizieCiclismo.it

Arrivato l’annuncio: c’è il sostegno della Regione

E’ stato annunciato ufficialmente il sostegno della Regione Veneto per la candidatura ai campionati del mondo di ciclismo del 2020. Un passo molto importante per la realizzazione del sogno, per il quale ora bisognerà attendere i mondiali di Bergen a settembre: soltanto in quei giorni l’Uci renderà nota la sua decisione e la speranza è quella di battere la temibile concorrenza di Olanda, Colombia e Australia.

Lavoro e fiducia

Il progetto prevede il coinvolgimento di tutti i capoluoghi di provincia ma il cuore della prova regina è Vicenza: partenza suggestiva da Venezia, percorso lungo la Riviera del Brenta e  circuito nei Colli Berici delle prealpi vicentine. Il gran finale è stato posto in città in via Roma, dopo la salita decisiva di Monte Berico già teatro della vittoria di Gilbert 2 anni fa al Giro. Uno dei principali fautori della candidatura e presidente del comitato promotori, l’avvocato Claudio Pasqualin, è fiducioso: “Sicuramente le altre candidature sono valide e serie ma noi puntiamo su un percorso invidiabile sia tecnicamente che dal punto di vista artistico. E’ stato disegnato con l’obiettivo di regalare emozioni forti sia al pubblico che ai corridori. Ora siamo nella fase più delicata e cruciale, in cui stiamo facendo il lavoro più duro: come il gregario che si prende il vento in faccia a tanti chilometri dal traguardo”.

 

Grande supporto

Senza il sostegno decisivo della Regione il progetto non sarebbe andato avanti, come spiega Pasqualin: “Il supporto della Regione, della Giunta e del presidente Zaia non è mai mancato fin dall’inizio. Ora però tutto il progetto è stato formalizzato e sottoscritto con la delibera della Giunta e questo ci dà ulteriore slancio”.

 

 

 

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